
Per parlare della consueta rubrica che fa conoscere gruppi e viola club, Labaroviola ha contattato in esclusiva Andrea Paolieri, il vicepresidente del Viola Club l’Avana – Narciso Parigi.
Buongiorno Andrea, quando è nato il vostro club?
“Il tutto ha preso vita poco prima del lockdown, lo scorso febbraio ci siamo riuniti idealmente insieme ad altri cinque amici; Marco Incerpi che è il presidente, Simone Scarpellini, Claudio Cardini; direttore del mercato di San Lorenzo e titolare di 3 hotel a l’Avana e 3 campeggi ecosostenibili, Pietro Resta in arte Wikipedro il quale ha militato nella Fiorentina Primavera e nel corso degli anni ha abitato anche a Cuba militando nella serie A locale e Stefano Mossani è il nostro tesoriere. Da questa amicizia e amore per la terra cubana è nato il primo ed unico viola club nella terra caraibica”.

Dove sarà ubicata la vostra sede?
“Abbiamo idea di realizzarla all’interno dell’hotel Vedado a l’Avana di proprietà di Claudio Cardini. Abbiamo in progetto di fare due presentazioni, di cui una a Firenze al locale Habana 500 sul lungarno Giraldi”.

Ci racconti l’intitolazione a Narciso Parigi?
“Siamo ragazzi provenienti da Campi Bisenzio, ed il nostro più illustre compaesano è proprio il grande cantante. Siamo una terra che ha molti interpreti fra gli artisti; basti pensare al cantante Stefano Bollani, l’attrice Chiara Francini, il tenore Devid Cecconi che ha aperto la stagione della Scala nel 2015′ infine Grazia Pinna il primo arbitro donna della storia italiana”.
Quanti soci potete contare?
“Al momento purtroppo non ha potuto essere presentato il progetto causa-covid, quindi al momento siamo noi cinque. Fra gli ex Fiorentina abbiamo già ricevuto l’adesione formale di Celeste Pin, che è sposato da 20 anni sposato con una donna cubana e Francesco Flachi, campigiano come me”.

Ci racconti qualche aneddoto relativo ad una trasferta?
“Ricordo con particolare piacere quella a Parma per l’andata della finale di coppa Italia nel 2001, vincemmo uno a zero con rete al 90′ dell’ex di turno Paolo Vanoli. Fu un’invasione viola, al ritorno in autostrada fummo sorpassati in dal pullman viola, i quali ci salutarono e ricordo un Daniele Adani che batteva le mani al vetro in segno di vittoria. Ricordi indelebili che speriamo di rivivere presto con la nuova società di Rocco Commisso”.
Marco Collini
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