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Esclusiva D’Agostino, Scouter Roma: “Fiorentina in crescita. Vi racconto Fratini, Thuram, Belotti e la situazione a Roma”

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Esclusiva D’Agostino, Scouter Roma: “Fiorentina in crescita. Vi racconto Fratini, Thuram, Belotti e la situazione a Roma”

Gabriele Caldieron

22 Giugno · 12:56

Aggiornamento: 22 Giugno 2020 · 13:00

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Di Gabriele Caldieron

Per Labaroviola.com abbiamo oggi intervistato in esclusiva, Antonio D’Agostino nel team scouting della Roma con Antonio Cavallo sotto la supervisione di Gianluca Petrachi per capire meglio la situazione giallorossa, le trattative di mercato viola, tra cui Thuram e Belotti, ed il profilo di Michele Fratini prossimo ad entrare in Fiorentina con cui ha lavorato ai tempi del Viareggio nei primi anni 2000…

Ci descrive il profilo di Michele Fratini? Abbiamo appreso recentemente, che oltre ad essere vicino alla Fiorentina attualmente, nel passato ha lavorato insieme ai tempi del Torino sotto la presidenza di Attilio Romero e con Antonio Comi all’epoca Responsabile del Settore Giovanile, attuale D.G. dei granata, e gomito a gomito con Antonio Cavallo con cui lei lavora attualmente in quel di Roma… 

“Michele è una persona serissima, quando eravamo insieme a Viareggio faceva da collante tra prima squadra e Berretti, ha galoppato davvero tanto, si trovò a dover gestire una situazione spinosa poiché il Direttore Sportivo se né andò. E’ nato un bel feeling ed è una persona su cui si può chiamare, lavoratore vero. Lo scouting è importantissimo e la Fiorentina sta prendendo la strada giusta sotto questo aspetto”. 

Può essere l’uomo giusto per rilanciare ancor di più la società? 

“Penso di si, io lo conosco ha competenze e sarà di grande aiuto sia per la società gigliata, ha molti contatti”.  

La Fiorentina sta sondando, come La Nazione (LEGGI QUI) ha riportato nei giorni scorsi, Marcus Thuram, che né pensa? 

“L’ho visto anche dal vivo, è molto interessante, ha fatto uno scalino importante nell’U20 e U21 è diventato giocatore, rimane sempre concentrato sceglie sempre nel modo giusto. E’ giocatore. Sbagliamo a paragonare sempre un giocatore a l’altro, ha delle doti importanti, è un crack e può spaccare le partite, fortissimo nell’uno contro uno… Crossa sempre con criterio, perfetto nel 4-3-3. Come quinto, nel 3-5-2 sarebbe più dispersivo, da metà campo in su diventa devastante non deve avere troppi doveri difensivi. Ha margini di miglioramento incredibili e potrebbe adattarsi anche ad altri ruoli però ad oggi è così”. 

A Roma avete una situazione un po’ spinosa tra Pallotta e Petrachi…

“Ad oggi siamo sempre attivi, vediamo… La Roma è comunque in vendita, e credo che né sentiremmo parlare nuovamente dopo il 30 giugno e siamo in attesa di capire se Friderik arriverà realmente. Logicamente il Presidente adesso ha ripreso le fila siamo legati alla figura di Petrachi e ad oggi la società vuole tenerci. Tutto in trattativa, vediamo. Lavoro da sei anni con Antonio Cavallo tra Torino e Roma, Antonio è fortissimo mi sta molto aiutando nel mio percorso… C’è tanto da imparare, sbaglia chi smette di pensarla così. Altre società? Per ora non ci hanno contattato altro”.

La Roma ha mai cercato Chiesa?

“Sinceramente no, per come siamo strutturati ad oggi la Roma non può fare un’operazione così… Vale tra i 60 e gli 80 milioni. Per me il suo ruolo è la seconda punta, accanto ad un giocatore come Dzeko poiché lo valorizzerebbe tantissimo: Chiesa più sta vicino alla porta e meglio è…”.

Quali calciatori nella sua carriera ha scoperto? 

“Siamo un team e parlo a livello di gruppo, il merito non è mai personale. Quando ero a Torino, visionammo Maksimovic in Serbia-Svezia amichevole all’esordio in Nazionale a 19 anni e marcava Ibrahimovic… A fine partita Zlatan gli strinse la mano ed avevo capito che lo rispettava, si erano menati tutta la sera (ride ndr)… Abbiamo visto Belotti, che seppur avesse il ballottaggio con Abel Hernandez ai tempi del Palermo, il direttore optò per prendere “il gallo”. Della storia recente vi cito Bremer e Lyanco, giocatori di prospettiva veramente forti. Su Lyanco vi racconto che ha avuto due infortuni importanti ma era in rampa di lancio… Se sta bene ha un futuro roseo. Milenkovic? Ai tempi del Torino non lo prendemmo per un soffio perché la Fiorentina ci bruciò sul tempo…”

Belotti in viola? 

“Avrebbe bisogno di correre meno ed essere più presente in area di rigore a Torino è costretto ad essere meno lucido sottoporta… Non vi confermo la trattativa, però Firenze potrebbe essere la piazza giusta per lui, a Torino ha finito il suo ciclo… Davanti insieme a Chiesa sarebbe tanta roba…”

Che né pensa di Commisso? Pensa che la Fiorentina possa tornare in Europa?

“La sensazione che ho da esterno, appena gli faranno di fare lo stadio parte un progetto che può non avere confini, è un passionale e non è a Firenze per caso… Non vuole solo fare business ma vuole assolutamente fare altro, lo auguro a lui e alla Fiorentina, si aprirebbe una piazza incredibile gratificante per tutti gli addetti ai lavori e calciatori… Può lottare per la Champions con il nuovo stadio, senza può lottare per l’Europa League perché la struttura comunque c’è… Inserendo dei giocatori esperti ma in piena carriera può essere un gruppo importante”.

Nella scorsa stagione in Primavera in Fiorentina-Roma uno dei gol fu siglato da Bobby Duncan. Che né pensa? 

“Non è ancora inquadrato sta rischiando di perdersi un po’, la differenza tra giovani è perché quello che arriva ha più testa ed il discorso tecnico viene meno… Quando arrivano alla soglia della prima squadra, cambia questo”.

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