Due anni di contratto, più l’opzione sulla terza stagione a favore della Fiorentina: questo è l’accordo che legherà Stefano Pioli e la società viola, un’intesa raggiunta dopo una lunga chiacchierata che ha anticipato le basi di un confronto sull’aspetto tecnico.
Entrate, uscite, modulo di riferimento: il passato in questo senso parla chiaramente, perché le squadre di Pioli hanno sempre giocato con la difesa a 4, alternando il 4-3-3 al 4-2-3-1 (ultimo modulo all’Inter, che dopo le nove vittorie consecutive, compresa quella negli ottavi di coppa Italia, ha attraversato un periodo di profondissima crisi).
Pioli è stato esonerato dopo la sconfitta contro il Genoa, ma avendo un altro anno di contratto dovrà trovare un accordo economico per risolvere il rapporto di lavoro e ritenersi libero di accasarsi altrove: situazione tecnicamente risolvibile in modo unilaterale, avendo previsto la società nerazzurra la possibilità di rescindere il contratto dopo una stagione (in cambio di un indennizzo economico da versare a Pioli). L’esonero in corsa ha cambiato i rapporti e presumibilmente anche le cifre in ballo, ma non sembrano esserci ostacoli insuperabili per risolvere la questione.
Poco interessa alla Fiorentina questo aspetto, l’annuncio di Pioli sarà ovviamente fatto dopo la fine del campionato ma l’allenatore avrà modo di confrontarsi con Corvino anche in precedenza.
La Nazione