Paolo di Canio ha parlato a Radio Bruno della Fiorentina, queste le sue parole sul momento e sulle difficoltà della squadra viola:
“Jovic ha bisogno di sentirsi amato, ha fatto bene al Francoforte, poi i due anni al Real Madrid non lo hanno aiutato in questo senso, è tornato al Francoforte ed anche li ha fallito ancora. Quando gioca sembra che ti stai facendo un favore, oltre alla tecnica ed al primo controllo, c’è bisogno di altro nei 95 minuti in campo.
Lui non è una prima punta, deve convincersi sui concetti di gioco di Italiano, che è molto simile a Sarri, lui deve saper girare bene negli ultimi 30 metri, il suo atteggiamento rimane, deve cambiare, in Germania veniva coccolato, era il giovane di talento che poteva fare quello che voleva. Qui invece siamo più rigidi sulle aspettative, secondo me facciamo anche bene, non saprei come mandare in campo la formazione e per farlo fare bene
La Fiorentina mi dà l’idea che sia formata da un gruppo di bravi ragazzi che però in campo non hanno un leader che porti etica, che si tratta di un gruppo che accetta gli eventi quando le cose vanno male, su questo lo spirito di Italiano è contrario, Vincenzo è un allenatore combattivo che si ribella agli avvenimenti.
I ritmi bassi possono arrivare anche da questo atteggiamento, non si ha la voglia di sporcarsi le mani quando si cade, una squadra che si specchi troppo su se stessa, che ha anche buoni principi di gioco ma non ha la rabbia per raggiungere l’obiettivo, senza troppi attributi quando le cose vanno male”
LE PRIME PAROLE DI SIRIGU CON LA FIORENTINA
Sirigu: “Non so se giocherò titolare perchè c’è Terracciano. Via da Napoli per diverse motivazioni”