Il Dg Franco Collavino, interpellato in esclusiva da udineseblog.it, spiega: “Questa situazione ci ha fatto molto arrabbiare. Abbiamo deciso di ricorrere al reclamo con procedura d’urgenza, primo passo necessario per avere gli atti del giudice sportivo. L’intento è quello di ottenere un giudizio in tempo utile per la gara con la Fiorentina. Di sicuro da oggi in poi saremo molto vigili nel controllare la coerenza che verrà adottata in simili situazioni. Questa è una decisione che rischia di fare figli e figliastri. Inoltre, è vero che il Procuratore Federale può fare la segnalazione al giudice sportivo entro le 16 del giorno successivo al fatto, ma questa è una anomalìa che va sanata perchè in un arco di tempo così lungo, i giudizi possono essere poi influenzati dalla pressione mediatica. Per questo, secondo noi, la segnalazione andrebbe fatta al massimo entro un’ora dal termine della gara: così si eviterebbero condizionamenti mediatici”.
Un precedente simile risale al 2010 ed ebbe come protagonista Rolando Bianchi, allora in forza al Torino. La Corte di Giustizia Federale accolse il ricorso del Torino contro la squalifica per una giornata di Rolando Bianchi, punito dal giudice sportivo per una presunta bestemmia pronunciata nella finale play off di andata tra Torino e Brescia: l’attaccante fu quindi regolarmente in campo la domenica successiva contro le Rondinelle.
Bianchi, in quell’occasione, era stato squalificato sulla base di un reclamo del Brescia: il suo consulente tecnico Gigi Maifredi, al termine della finale play off di andata, terminata 0-0 sul campo del Torino, aveva sostenuto ai microfoni delle televisioni che Bianchi aveva pronunciato una espressione blasfema nel corso dell’incontro. L’attaccante aveva negato. E per provarlo la società granata aveva deciso di produrre anche una perizia sul labiale del giocatore riuscendo a fargli togliere la squalifica.