Nella giornata di ieri il Bologna ha esonerato Sinisa Mihajlovic. Prima, però, come riporta l’edizione odierna del Corriere dello Sport, avrebbe provato a convincerlo a dimettersi. Ma Sinisa ha rifiutato. Saputo avrebbe voluto cacciarlo già a maggio, poi cambiò idea. Fino a lunedì e alla partita con lo Spezia. Perché il Bologna ha tentato di trovare un accordo sulle dimissioni? Primo perché avrebbe voluto evitare eventuali critiche dopo aver preso una decisione tanto complicata e sofferta (appunto).
Il secondo motivo è il seguente: nel caso in cui Sinisa si fosse dimesso a quel punto avrebbe potuto consegnare la propria panchina a Roberto De Zerbi, che con Fenucci prima e con Sartori dopo aveva posto una condizione, quella che non avrebbe mai accettato il Bologna di fronte all’esonero di Mihajlovic. L’ex allenatore del Sassuolo si è comportato da vero uomo: per ragioni etiche non avrebbe mai preso il posto di un allenatore in difficoltà anche per la malattia contro la quale sta combattendo da tempo. A questo punto, per la panchina del Bologna, restano in corsa solo Thiago Motta e Ranieri. Lo riporta Area Napoli
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