Anche ieri infatti, forse sperando di ripartire dai (timidi) segnali di crescita visti con la Juve (seguiti però dal tremendo passo indietro di giovedì con l’Aek) Vanoli è ripartito dal solito 3-5-2. Stesso modulo, e stessi (identici) uomini. Quella che poteva sembrare una soluzione buona giusto per attaccare un non difensore come Koopmeiners insomma (il doppio centravanti) si sta rivelando una strada presa con decisione. Oppure chissà. Immaginandosi un’Atalanta iper aggressiva, Vanoli ha voluto buttar dentro sia Moise che Piccoli per offrire ai suoi una via d’uscita diretta (e più semplice) dal pressing.
Teoria, che poteva esser contraddetta dalla conferma di Fagioli in regia. Uno che invece avrebbe bisogno di toccar più palloni possibili e che anche ieri, forse non a caso, è sostanzialmente sprofondato nel nulla. Eppure l’avvio non è stato male. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
