
Di sicuro in questo momento è però il destino di Torreira a tenere sulle spine un’intera tifoseria, perché l’uruguaiano è reduce da un’annata più che positiva coronata da 5 reti ma anche e soprattutto perché si era imposto come leader del gruppo, in campo e fuori, tanto da meritarsi anche un coro ad hoc: non è un caso che l’hashtag #riscattateTorreira, in queste ore, abbia riempito i canali social del club (l’ex viola Frey ha addirittura lanciato una raccolta firme). Tuttavia i rapporti tra società e procuratore sembrano essere precipitati, visto che da un lato l’entourage ha accusato la Fiorentina di giocare al ribasso (sia sul riscatto dall’Arsenal da 15 milioni che sull’ingaggio) e dall’altro Torreira si è visto meno in campo. In una storia sulla quale manca ancora la versione della società (che presumibilmente riferirà oggi Commisso) e nella quale è da registrare anche un nuovo contatto avvenuto ieri tra il procuratore del centrocampista e il ds Pradè (dopo il quale però le posizioni tra le parti sarebbero rimaste invariate), i motivi dell’allontanamento tra le parti potrebbero non essere esclusivamente economici.
Se vero che la (presunta) richiesta della Fiorentina di scendere dai 2,7 milioni d’ingaggio previsti per il prossimo anno non è troppo piaciuta, sarebbe altrettanto reale il malumore di Torreira per le ultime esclusioni che avrebbero stoppato anche gli ultimi bonus (legati alle presenze) previsti nel contratto. Rientrato a tempo di record dal problema al muscolo traverso dell’addome, il regista aveva pagato una condizione fisica precaria soprattutto contro l’Udinese, e il successivo avvicendamento con Amrabat divenuto titolare nel ruolo di regista, ha reso il finale di campionato più amaro, tanto da spingere Torreira a non festeggiare in campo l’accesso in Europa. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
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