Un test utile a capire a che punto è la guarigione della Fiorentina, senza pensare a una competizione come la Conference League che potrebbe cambiare completamente volto alla stagione. La sfida con l’Aek Atene in programma domani sera al Franchi è l’occasione per misurare la febbre alla squadra di Vanoli, entrato con decisione nell’universo viola. I primi frutti della sua guida tecnica si sono manifestati con una rinnovata compattezza che ha allontanato gli spettri di altre sconfitte, adesso si tratta di trovare continuità e, perché no, pure di risistemare una classifica nel girone che ha risentito dell’ultimo k.o. in Germania, contro il Mainz. Insomma eventuali sogni di gloria devono necessariamente attendere, ma far bene coi greci (in un Franchi abbastanza deserto) significherebbe certificare i miglioramenti delle ultime tre settimane e guardare alla sfida di domenica a Bergamo con un pizzico di ottimismo in più.
Per riuscirci Vanoli — all’esordio assoluto da tecnico in una competizione europea — è intenzionato a dar spazio a chi si è visto meno nelle prime due gare seguite dalla panchina, facendo pure di necessità virtù di fronte a una serie d’infortuni non banale. La situazione più delicata riguarda le corsie esterne, tanto più dopo i primi responsi filtrati sulle condizioni di Dodò destinato a restare ai box per un po’.
Con lo stop del brasiliano si riduce ulteriormente la disponibilità di esterni visto che Lamptey ne avrà ancora per molto prima di rientrare dall’operazione al legamento crociato, mentre Gosens non pare ancora in grado di rientrare in campo, né in coppa né domenica contro l’Atalanta. Oggi la società farà il punto sui vari acciaccati, ma intanto qualsiasi ipotesi di formazione è al vaglio, anche quella che comporterebbe un ritorno a quattro in difesa, magari con l’adattamento di Comuzzo sulla destra, e comunque con Viti che dovrebbe concedere un turno di riposo a Ranieri uscito malconcio dal match contro la Juventus. Di certo con Fortini e Parisi che scaldano i motori, seppure anche il giovane Kouadio sia un’alternativa spendibile sulla destra, anche a centrocampo si potrebbero rivedere elementi finiti del dimenticatoio. Lo riporta il Corriere Fiorentino.
