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Labaro viola: il mondo viola minuto per minuto
Con Gudmundsson non facciamo lo stesso errore fatto con Ilicic. I talenti non vanno demoliti

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Con Gudmundsson non facciamo lo stesso errore fatto con Ilicic. I talenti non vanno demoliti

Andrea Pagni

14 Ottobre · 12:35

Aggiornamento: 14 Ottobre 2025 · 12:39

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Si è parlato molto in questi giorni di Albert Gudmundsson e del suo rendimento con la maglia della Fiorentina. Il numero 10 viola infatti ha deluso molto nelle ultime uscite, e da lui tutti si aspettano decisamente di più. Quello che ha deluso tanti tifosi viola oltre al rendimento è l’atteggiamento quasi svogliato e compassato dell’Islandese. Che effettivamente non è certo uno che va a mettere le mani nel fango. Anche se poi quando veste la maglia della sua Islanda torna improvvisamente quel calciatore di cui tutta Firenze si era innamorata ai tempi di Genova.

Proprio per questo viene da accostare il suo nome a quello di Josip Ilicic. Anche Ilicic fu un oggetto del desiderio dei tifosi della Fiorentina ma una volta arrivato a Firenze le cose non sono andate come ci si aspettava. Lo Sloveno negli anni a Firenze infatti è stato sempre criticato per questa sua indole molto compassata e indolente. Accompagnata anche da un rendimento in campo non sempre soddisfacente. Tuttavia che aveva grande talento si era visto in maglia viola e una volta andato a Bergamo ci siamo tutti mangiati le mani per anni.

Proprio oggi Ilicic ha rilasciato un’intervista in cui ha parlato dei tifosi della Fiorentina e non ci è andato giù leggero: “Mi dispiace dirlo, ma coi fiorentini ho chiuso. Mi hanno sempre criticato facendo leva su quanto fossi stato pagato, ma in quattro anni sono stato due volte il miglior marcatore e il miglior assistman. Ero scarso? Sul serio? Siamo arrivati quarti e non bastava. Abbiamo fatto una semifinale di Europa League… e non bastava. Anche lì resta il rimpianto di aver perso una finale di coppa. Detto questo, ho ancora casa a Firenze, città top. Ogni tanto la mia famiglia ci va”.

Certo Ilicic ci ha messo del suo, soprattutto con quel goal sbagliato in finale di Coppa Italia. Ma ha ragione, Firenze e i Fiorentini con lui non sono mai stati tanto gentili e parsimoniosi. Ed oggi con Gudmundsson non dobbiamo fare lo stesso errore fatto con lui tempo fa. Sicuramente sia Ilicic che Gudmundsson sono calciatori che spesso innervosiscano per atteggiamento. Ma è anche vero che da quando esiste il calcio esistono i classici numeri 10 con tanto talento e molta indolenza. E non è da loro che bisogna aspettarci lotta, rincorse e contrasti.

In fondo anche se con un rendimento al di sotto delle aspettative Gud ha già fatto vedere tante giocate di talento. Basti pensare ai goal contro Napoli, Milan e Juventus. Uno con questi colpi e questa balistica va aspettato e incoraggiato anche se a tratti ciondola in campo. Anche perché negli anni abbiamo aspettato calciatori che non ci hanno mai fatto vedere niente. Come Beltran, Ikonè e Sottil. Anche perché non ci dobbiamo scordare che la Fiorentina di oggi non sta aiutando nessuno a rendere al meglio. E le partite di Gumdundsson con l’Islanda ce lo dimostrano. A dare le colpe a lui rischiamo di mangiarci le mani quando lascerà Firenze e la Fiorentina, proprio come abbiamo fatto con Ilicic

 

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