L’ex giocatore viola Sandro Cois ha parlato ai microfoni della trasmissione Pentasport, analizzando il nuovo allenatore Paolo Vanoli e il momento della Fiorentina. Queste le sue parole: “Il centrocampo è il reparto fondamentale per far giocare bene la squadra, quello attuale è in difficoltà, ma conosco bene Vanoli e sono fiducioso che i ragazzi possano migliorare in entrambe le fasi. Tante volte li vedo spaesati in mezzo al campo, anche giocatori tecnicamente più bravi. Vanoli dovrà essere bravo a lavorare sull’aspetto mentale: ricordo che era l’unico a tenere testa a Conte, quando lo allenava. A livello caratteriale la Fiorentina non poteva scegliere mister migliore, anzi, per me dovevano partire da subito con Vanoli e non con Pioli: è giovane, ha tanta voglia di allenare, credo molto in lui”.
Sullo spettro Serie B, cosa ne pensi? Ci possono essere somiglianze con altre stagioni?: “Non c’è paragone con la stagione della retrocessione in Serie B del 2001. Lì sapevamo che la società stava fallendo e c’erano una serie di problemi che entrarono anche nello spogliatoio. Fu un anno terribile, non c’entra nulla con la Fiorentina attuale: niente paura, mancano tantissime partite, appena la viola vince la prima partita poi le altre vengono da se”.
Hai dei ricordi che ti porti dentro di Firenze?: “Ho avuto la fortuna di giocare con grandi giocatori già da Torino, vincendo una Coppa Italia e perdendo una Coppa Uefa in finale. Poi a maggio mi chiamò Claudio Ranieri e mi disse “ti voglio alla Fiorentina”, e gli confermai che sarei venuto solo se avessi giocato a centrocampo, ruolo che sentivo mio, e così è stato. Sono orgoglioso dei miei otto anni alla Fiorentina e di aver riportato la Champions League a Firenze”.
