“Roma forte su Chiesa, Monchi lo vuole ed è disposto anche a cedere pezzi da novanta come El Sharaawi o Perotti pur di averlo”. E’ il mantra mediatico che rimbalza ovunque, dalla giornata di ieri. Una prospettiva che, tuttavia, difficilmente potrà concretizzarsi, per almeno 3 ordini di motivazione.
Uno: inamovibile. La Fiorentina non ha interessa a vendere Chiesa, almeno per il prossimo anno. Federico al centro del villaggio? Si, certo: ma di quello viola. Corvino, dunque, non sederà nemmeno al tavolo della trattativa, perché il progetto è quello di rafforzare la squadra, mantenendo i giocatori più importanti. E, in questo senso, Chiesa è un pilastro inamovibile.
Due: viola addosso. Chiesa sa di essere già un prospetto di categoria superiore, ma non è il tipo di giocatore pronto a tappezzarsi di tatuaggi, farsi un taglio alla moda e montarsi la testa. Ama Firenze, la Fiorentina e la maglia viola. Sa che almeno un altro anno da protagonista qua varrebbe molto di più che una stagione da comprimario.
Tre: se va via, è per un top club. Ora, con tutto il massimo rispetto per la Roma, semifinalista di Champions: se Chiesa lascerà Firenze, sarà per indossare la maglia di un top club che, giustamente, possa consentirgli di vincere quello che un potenziale campione come lui meriterà. Ed oggi, alla voce top club europeo, i giallorossi ancora non figurano.
Paolo Lazzari