Nel pomeriggio, durante un intervento a Radio Bruno Toscana, Marco Bucciantini ha risposto alle domande dei tifosi viola toccando vari temi caldi: zona Champions, mercato e centrocampo. Il noto giornalista di SkySport ha aperto alla possibilità di un salto di qualità per la Fiorentina, pur mantenendo un tono di realismo.
“La zona Champions è meno blindata rispetto a qualche anno fa, dove sembrava impossibile entrarci. L’ultimo anno sono bastati 70 punti, la Fiorentina ne ha fatti 65 arrivando sesta. È chiaro che ci si aspetta di più dal Milan, ma l’Atalanta ha perso qualcosa e potrebbe perdere ancora: senza Gasperini, Retegui e Lookman sarà dura, mancano tanti gol. Sognare non è vietato, anche se la realtà è più stretta. In partenza, poche squadre sono certe di farne parte”.
L’analisi prosegue con uno sguardo alle big:
“Inter e Napoli restano favorite, e i rossoneri di Allegri si avvicinano a quel livello, ma la corsa non è chiusa. Due anni fa era impensabile, oggi si può sognare. Questa Fiorentina può lottare attorno alla zona Champions e magari trovarsi più in alto rispetto alla passata stagione. Manca ancora qualcosina per pensare in grande”.
Un passaggio importante anche sul nuovo arrivato Adrien Sohm:
“A me Sohm piace molto, dà energia al centrocampo. È nella rosa della Svizzera, che ha tanti talenti: Jashari, pagato quasi 40 milioni dal Milan, ha una sola presenza. Sohm può portare equilibrio partecipando ad entrambe le fasi. Ammetto che mi sarebbe piaciuto di più un vero specialista, ma il mercato è ancora aperto. Vediamo cosa farà la società”.
Sull’utilizzo del centrocampo e le scelte tattiche:
“Spero che la qualità tecnica passi tutta per Fagioli. Uno tra Fazzini e Richardson sarà impiegato più avanti e molti palloni passeranno dall’ex Juve”.
Infine, il nodo Mandragora-Nicolussi Caviglia:
“Nicolussi è molto diverso da Mandragora. Mi piace, ma mi dispiacerebbe perdere Rolando ora che ha mostrato il suo reale valore. Ha gamba, tiro, inserimento. Se lo perdi ora è una beffa. Nicolussi vede bene il gioco, ha un gran tiro dalla distanza. Sono talmente diversi che mi piacerebbe vederli insieme”.