Durante un collegamento con Radio Bruno Toscana questo pomeriggio, il giornalista di SkySport Marco Bucciantini ha analizzato vari aspetti dell’attualità viola, dalle ambizioni europee ai movimenti di mercato. Ecco le sue considerazioni:
“Champions obiettivo concreto? La Fiorentina arriva ai nastri di partenza dopo una stagione da 65 punti, sopra questo traguardo c’è la zona Champions League. Lottare per la Champions non significa andare in Champions, anni fa il Napoli con 77 punti è rimasto fuori: dipende da tante cose il raggiungimento di questo obiettivo. Credo sia però l’ambizione della Fiorentina, l’obiettivo sarà sicuramente quello di recuperare posizioni sull’Atalanta che intanto significherebbe essere quinti. Siamo lì, quest’anno tra il quinto posto e la massima competizione europea c’è stata una manciata di punti”.
Parlando del centrocampo e del possibile identikit ideale per rinforzare la rosa, Bucciantini ha fatto riferimento al ruolo del nuovo tecnico viola:
“Pioli è un allenatore che incide sulle scelte della società, le sue esperienze degli ultimi anni ci dicono questo. La Fiorentina sta cercando un giocatore che possa avere un grande valore per quello che riguarda lo stare in campo. La Fiorentina però non è la stessa dello scorso anno. Fazzini e Dzeko secondo me, almeno per quello che riguarda la Serie A, rappresentano due acquisti importanti: non aumentano solo il numero dei giocatori, ma il tasso tecnico di questa Fiorentina. Probabilmente non saranno titolatissimi però manca ancora tanto, e i viola si sono mossi secondo le loro necessità. Adesso secondo me sta cercando un centrocampista, e sta prendendo in considerazione più soluzioni: sento dei nomi tra i quali spesso ci passano diversi milioni di euro. Larsson? Se arriva facciamo i caroselli, ma non credo che bastino meno di 30 milioni di euro”.
Infine, un focus sul profilo di Wynton Sohm del Parma:
“È un giocatore diverso rispetto a Bernabè. Nell’organico della Fiorentina ci starebbe bene ma ovviamente Larsson di più. Costa anche un terzo rispetto allo svedese, anche se obiettivamente è una cosa normale: uno arriverebbe da una squadra che fa la Champions, l’altro da una che lotta per la salvezza. La differenza sta tutta qui. Lo svedese è un giocatore di gran gamba che potrebbe essere molto utile per gli equilibri futuri della mediana della Fiorentina. Similitudini con Ndour e Richardson? Secondo me è più mediano di loro due, che secondo me sono poi mezz’ala e devono ancora definirsi”.