Sulla Gazzetta dello Sport ha scritto un editoriale Enzo Bucchioni per commentare le dimissioni di Palladino: “Nel calcio di oggi le dimissioni di un allenatore sono merce rara e si apre un bel giallo perché si chiude una strana storia d’amore tra la Fiorentina e Palladino. Si tratta di un sentimento che vive su una linea sottile tra amore e disamore che lo ha accompagnato in tutto il suo viaggio al Viola Park dove la passione non è mai sbocciata. Palladino non ha mai capito davvero Firenze e deve ancora crescere tanto per diventare un allenatore per questa piazza.”
Prosegue: “Commisso era sicuro di aver costruito una squadra forte con basi solide tanto da confermare Palladino dall’America definendolo un figlio. Se Palladino non avesse condiviso i programmi, avrebbe dovuto dirlo prima senza accettare il rinnovo e le parole del Presidente sono ormai surreali rilette oggi perché il figlio non lascia casa, ma si confronta col genitore.”
Sul futuro viola: “Consiglierei di non parlare più di famiglia nel calcio chiamando chi vi fa parte fratello o figlio perché poi possono succedere queste cose. Mi aspetto un nome vero, un allenatore esperto e andrei su Sarri ma tratta con la Lazio, sennò proverei a chiamare Pioli che vuol tornare in Italia, dopo metto Baroni, Farioli e Tedesco, ma non andrei oltre.”