Parole che sanno senza dubbio di vero e proprio toccasana, quelle rilasciate dall’ex perno del centrocampo della Fiorentina Borja Valero Iglesias ai microfoni di Radio Bruno proprio alla vigilia dell’attesissimo ritorno della compagine viola in una competizione europea, che oggi la vedrà opposta agli olandesi del Twente per la gara d’andata dei preliminari di Conference League. Così lo spagnolo nel ricrdo dell’ultima apparizione della Fiorentina in Europa, datata 2017 e coincisa con l’eliminazione ai sedicesimi di Europa League per mano dei tedeschi del Borussia Mönchengladbach :
”L’ambiente non era dei migliori, e al fischio finale ancora peggio. Avevamo davanti una squadra che forse aveva qualcosa in più di noi, eravamo riusciti a vincere l’andata ma è finita male. Oggi c’è il Twente, abbiamo una tendenza a sottovalutare le squadre che vengono dai campionati minori ma ho visto l’amichevole contro il Bologna e la gara con il NEC Nijmegen, hanno ritmo. Non si vince solo con la qualità, che è maggiore nella rosa viola. Credo che adesso la squadra sia molto più in fiducia rispetto a come non lo eravamo noi. Quando ci tornammo noi, in Europa, contro il Grasshoppers, c’era tutta la città al nostro fianco e stasera mi aspetto questo.”
Borja, che affrontò gli olandesi anche ai tempi del Villareal. prosegue:
”Li sfidammo in una gara andata e ritorno, erano primi in campionato, ma abbiamo fatto una partita perfetta in Spagna e siamo andati tranquilli in Olanda. Lassù c’è una grande atmosfera, sarebbe bene arrivarci con un vantaggio. L’abolizione della regola dei gol in trasferta aiuta chi gioca in modo spensierato, un vantaggio per i viola”.
E sulle rotazioni presenti e future del centrocampo della Fiorentina, aggiunge:
”Amrabat? Non bisogna paragonarlo a nessun regista puro. Accanto a lui? Dipende dall’avversario, si deve essere flessibili. Io sono dell’idea che accanto a un giocatore così fisico si possano mettere due giocatori un pochino più fragili ma con più qualità. Bajrami per esempio l’anno scorso mi è piaciuto molto e penso lo possa fare. Un esempio? Calhanoglu fa la mezzala nell’Inter e lo fa molto bene, eppure sarebbe un trequartista, per questo voto Bajrami. Montella mi chiedeva spesso di aiutare Pizarro per far attaccare Aquilani, che partiva mezzala ma alla fine era un trequartista”.
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