Giornata di presentazioni in casa Fiorentina, con la conferenza stampa di Giacomo Bonaventura – uno dei volti nuovi della squadra viola. Queste le sue parole raccolte da TMW
Se mi aspettavo il passaggio alla Fiorentina a zero? “Non mi aspettavo niente di particolare. Sapevo che questo sarebbe stato un mercato difficile, le squadre non si sono mosse tanto dopo il lockdown. Avevo qualche richiesta, ho preso tempo per pensare al mio futuro, poi mentre ero in Nazionale mi ha chiamato la Fiorentina e ho detto subito di sì perché è una grande squadra e la piazza ideale”.
Come sto fisicamente e se mi vedo titolare nella squadra di Iachini? “E’ una squadra che ha tanti centrocampisti di qualità, ma questo può solo far bene a tutti. Più concorrenza c’è, più si alza il livello. Sono qua per mettere a disposizione le mie qualità, spero di fare un campionato importante. Fisicamente sto bene, lo scorso anno ho giocato molto, poi mi sono fermato qualche giorno e poi c’è stata subito la Nazionale. Sono a posto, sono pronto”.
Cosa rappresenta la Fiorentina? “Qua ho sempre trovato una grande atmosfera, quando mi ha chiamato Pradè non ci ho pensato molto”
Il contratto? “Ho firmato per 2 anni con opzione per il terzo”.
Possibilità europee per la Fiorentina? “E’ una squadra costruita bene, un bel mix di giovani ed esperti. Ci sono squadre più attrezzate, ma la squadra si è rinforzata e noi giocheremo ogni gara al massimo per prenderci un posto in Europa”.
L’addio al Milan e se speravo nel rinnovo? “Non ci sono rimasto male. Già dal primo gennaio sapevo che non sarei rimasto. Ho cercato di finire la stagione nel migliore dei modi ma sapevo che sarei andato via”.
Che effetto fa avere Ribery in squadra? “Ho fatto un paio di allenamenti con lui, non avevo mai avuto il piacere di conoscerlo. E’ un grande campione, basta vederlo un secondo toccare il pallone. Poi mi sembra una persona disponibile, mi ha accolto bene. Il gruppo ha voglia di fare bene e quindi credo ci siano le carte in regola per fare un bel campionato”.
Come ho visto Cutrone? “L’ho visto carico come sempre. Ha voglia di far bene, ha tanta adrenalina e spero possa fare un grande campionato”.
L’immagine di me in ginocchio a San Siro? “Sono rimasto lì perché ci tenevo a stare un attimo da solo dopo tanti anni a San Siro. E’ stato un momento in cui ho provato gratitudine per ciò che sono riuscito a fare lì”.
Quale giovane mi ha colpito? “Ce ne sono tanti… Mi ripeto, c’è un giusto mix fra giovani e più vecchi, questo con l’organizzazione di squadra potrà far crescere il gruppo”.
Che centrocampo è quello della Fiorentina? “Sicuramente un centrocampo ben assortito, ci sono giocatori di qualità e di quantità. E’ un reparto importante per tutte le squadre, credo che la società si sia mossa bene. Ci saranno tante gare ravvicinate, si dovrà cambiare tanto e il centrocampo deve sempre garantire qualità e quantità”.
Che progetto è quello viola? “Quando Pradè mi ha chiamato mi ha parlato dei tanti giovani di talento che già lo scorso anno hanno fatto belle cose. La società ha voluto prendere giocatori come me per aiutare i giovani a crescere. Non c’è un obiettivo in particolare, ma anno dopo anno questa squadra deve crescere e arrivare il più in alto possibile”.
Cosa mi ha trasmesso Ibrahimovic e cosa può trasmettere Ribery? “In comune penso che abbiano la voglia di vincere, di allenarsi seriamente, con intensità. Questa è la mentalità che li accomuna e quella che li ha resi grandissimi giocatori. Queste sono cose che ho imparato da Ibra, ma si vede che anche Franck è così”.
Io un regista offensivo? “Non saprei… Sono un centrocampista avanzato, una mezzala. Nel calcio di oggi le mezzali devono saper attaccare ma pure difendere, creare quando si ha il pallone ma pure faticare per recuperare. Cercherò di aiutare la squadra in entrambe le situazioni”.
I centrocampisti aiuteranno in zona gol? “Considerando i tanti attaccanti e i tanti centrocampisti credo che la Fiorentina abbia il potenziale per segnare molti gol. Stiamo preparando dei movimenti per essere più efficaci. Gli attaccanti fanno la differenza, ma anche noi centrocampisti dovremo dare il nostro contributo”.
In passato ero già stato vicino alla Fiorentina? “Qualche anno fa c’era stato qualcosa, a Firenze c’era Pradè e io ero all’Atalanta. Alla fine sono andato al Milan, ma ci siamo incontrati adesso”.
Il gol segnato contro la Fiorentina 2 anni fa? “Lo ricordo bene, fu molto bello. Sicuramente uno dei più belli che ho segnato al Milan”.
Il Torino alla prima giornata? “Una squadra organizzata, sarà una partita difficile come tutte in serie A. Dovremo prepararci bene, ho visto la squadra lavorare bene, la mentalità è quella giusta e da qui in avanti la squadra crescerà. Poi a fine campionato raccoglieremo i frutti del lavoro svolto”.