Il ribaltone di Ferragosto ha (ri)portato Andrea Pinamonti al Genoa e Albert Gudmundsson alla Fiorentina.
Che il “Folletto Islandese” fosse ormai destinato in riva all’Arno lo si era capito da qualche giorno. Gud ormai aveva solo il club viola in testa e aveva rifiutato anche un robusto adeguamento del contratto (un milione di euro in più all’anno) propostogli dal
Genoa nei giorni scorsi.
Alla fine è prevalsa la sua volontà di andare via: a Firenze guadagnerà circa 2,2 milioni fino al 2029. Le cifre dell’affare: prestito oneroso da 8 milioni più 17 di obbligo al verificarsi di determinate condizioni e altri 3,5 milioni di bonus al Genoa. Un’operazione complessiva da 28,5 milioni di euro che farà di Gud l’acquisto più oneroso nella storia del club viola.
L’islandese è arrivato ieri mattina a Firenze per sottoporsi alle visite mediche e subito dopo ha firmato il contratto. Sullo sfondo rimane la sua vicenda giudiziaria col processo per “cattiva condotta sessuale” che lo vedrà coinvolto in autunno.
La sua partenza non è stata presa bene dalla tifoseria rossoblù che aveva già dovuto digerire la fresca cessione di Retegui all’Atalanta. Il Genoa è rimasto un po’ spiazzato dal comportamento
Gudmundsson, ma alla fine lo ha lasciato partire per non avere in casa un giocatore ormai demotivato. «Abbiamo provato a tenerlo, offrendogli circa un milione netto in più all’anno per restare, ma lui veniva ogni giorno in sede a protestare. Il mister non voleva un giocatore che non aveva voglia di restare. Lui preferiva Pinamonti a un profilo come Silva e così abbiamo spinto per avere Pinamonti. La priorità di Gila era una prima punta» spiega l’amministratore delegato del Genoa Blazquez. Lo scrive il Secolo XIX
FIORENTINA SU POBEGA
Schira: “La Fiorentina è interessata a Pobega, in uscita dal Milan, piace anche a Genoa e Bologna”