Con l’arrivo di Stefano Pioli sulla panchina della Fiorentina, uno dei nodi principali da sciogliere riguarda il modulo di gioco. Un tema tutt’altro che secondario, perché le decisioni tattiche influenzeranno inevitabilmente il mercato, sia in entrata che in uscita. Alcuni giocatori potrebbero guadagnare centralità nel progetto, altri trovarsi improvvisamente fuori contesto.
Tra questi c’è Lucas Beltrán, il cui futuro in maglia viola è tutt’altro che scontato. L’argentino, arrivato con grandi aspettative, ha finora offerto un rendimento ben lontano da quello che ci si attendeva nonostante i 16 gol e i 9 assist messi insieme in poco meno di 100 presenze in maglia viola. Sempre generoso, ma spesso fuori dal gioco, ha vissuto due stagioni in cerca di una collocazione tattica definitiva. Beltrán rischia di restare ai margini, come alternativa di seconda fascia nel ruolo di seconda punta. Una prospettiva che non convince del tutto né il tecnico né la dirigenza. E allora la domanda diventa inevitabile: ha ancora senso puntare su di lui?
La società riflette. Da un lato c’è l’investimento importante fatto per portarlo dal River Plate. Dall’altro, la consapevolezza che, oggi, Beltrán difficilmente potrà offrire qualcosa di molto diverso da ciò che ha già mostrato. Il tempo per le scommesse potrebbe essere finito. La palla passa a Pioli. Sarà lui a decidere se cercare di rilanciarlo o se indicare un nuovo profilo su cui puntare. In ogni caso, il futuro di Lucas Beltrán sembra sempre più un rebus. E a Firenze, nessuno pare disposto ad aspettare ancora.