Durante l’intervista concessa al BSMT di Gianluca Gazzoli, il Divin Codino, Roberto Baggio, è tornato a parlare del suo periodo alla Fiorentina, tornando a parlare anche del suo trasferimento alla Juventus: “Mi interessava tornare, stare bene perché senza la salute non puoi fare niente. Sono stato molto grato alla Firenze, alla città, alla Fiorentina. Proprio per questo motivo, la gente mi voleva bene. Ho fatto due anni senza giocare. Andavo a ritirare la busta, ma non avevo coraggio di metterli in banca perché mi sentivo in colpa. Non giocavo e mi vergognavo. Sono fatto così. Questo periodo è durato sei mesi. Mi chiamò il segretario per chiedermi dovevo messo i soldi. Poi ho dovuto farlo, ma se fosse stato per me… Restituire tutto questo era un atto dovuto, mi sentivo amato. Non avevo ancora giocato e mi sentivo già amato. Per questo è stato così difficile andare via per me”.
Poi ha proseguito: “Io non volevo andarmene. È stato visto come un rifiuto alla Juventus, ma in realtà io non volevo proprio andarmene da Firenze. Mi sentivo in debito verso Firenze, la gente e la tifoserie. Sarei andato via in seguito, chi lo sa. Ma non in quel momento”.
Sui disordini durante la preparazione a Italia 90 a Coverciano: “La gente era avvelenata, ci furono incidenti per tre giorni. La cosa mi toccò profondamente. Il loro amore si è scatenato in poco tempo in un inferno”.