Dopo le parole di ieri di Borja Valero, è il turno di Davide Astori. Queste le sue risposte in sala stampa:
Non trova che la difesa sia un po’ corta?: “La società ha capito qualche difetto dell’anno scorso a livello numerico. Non c’è bisogno di ribadirlo in conferenza”.
Non trova che sia uno strano ritiro?: “All’inizio l’importante è ritrovare la forma fisica singolarmente. Il non lavorare con tutta la squadra all’inizio non è così importante. I giovani ci aiutano a lavorare a livello difensivo”.
Come sta andando il primo ritiro con Sousa? “Ci sono differenze che avevo però visto anche durante l’anno. E’ un lavoro che ti porta subito a una certa freschezza atletica. Abbiamo lasciato da parte i 1000 metri che si facevano in passato. Lo staff parlano tante lingue, anche l’inglese. Ci capiamo”.
La mancata convocazione agli Europei? “Grande delusione perché sarebbe stato il coronamento di un obiettivo che qualsiasi giocatore vuole ottenere. Ci sono arrivato vicino in una stagione in cui pensavo di essermela meritata. Le vacanze mi hanno aiutato a dimenticare e ho fatto il tifo per i miei compagni”.
Come vede Rossi? “La cosa che mancava a Beppe non era la fiducia di qualcuno ma la sua personale. Dopo gli infortuni non era facile tornare ai livelli in cui è adesso.E’ molto carico e vuole centrare i suoi abiettivi.
Che campionato si aspetta?: “Le squadre davanti sono molto più forti e noi dovremo essere bravi a non far percepire alla gente il gap che ci separa dalle altre squadre. I tifosi hanno sognato e poi sono rimasti delusi insieme a noi. Come loro avevamo la stessa voglia di vincere.
Che ruolo ha dentro lo spogliatoio? “La conferenza di Pasqual mi ha fatto piacere perché è un grande calciatore e una grande persona. Sono parole che danno responsabilità e mi rende orgoglioso aver fatto capire cosa posso dare anche a un solo compagno di squadra. Sono un giocatore a cui piace la responsabilità e a cui piace vivere le cose belle e le cose brutte”.