
Se Antognoni deve restare, deve restare per incidere
In questi giorni si fa un gran parlare della posizione dell’unico 10 (Antognoni) in società. Antognoni è da sempre l’idolo di Firenze, della tifoseria e rappresenta a pieno l’immagine della Fiorentina nel mondo.
Il suo passato viola è pieno di gloria e risultati. Sia da calciatore che da dirigente, ha sempre contribuito al bene della Fiorentina.
Il fiore all’occhiello della carriera da dirigente di Antognoni è stato sicuramente l’acquisto di Manuel Rui Costa. In quello stesso anno come ben sappiamo propose anche l’acquisto di Lilian Thuram, ma alla fine non se ne fece niente.
Da calciatore possiede il record di presenze in viola, ed è anche il giocatore della Fiorentina con più presenze in nazionale. Nel 2001 a seguito dell’esonero di Fatith Terim, lascio la Fiorentina per approdare in FIGC come coordinatore degli osservatori delle nazionali giovanili.
Nel 2017 fa il suo ritorno in viola, con compiti di rappresentanza e poi come team manager.
Il suo amore per Firenze non si discute così come non si discute l’amore di tutta la tifoseria per l’unico 10, ma dal suo ritorno la sua figura non ha inciso minimamente nelle scelte societarie.
È giusto che una tifoseria intera si erga a difesa del proprio uomo immagine, ma sarebbe ancora più giusto se Antognoni oltre ad essere un simbolo ed un immagine per Firenze inciderebbe di più nelle scelte societarie.
La domanda non è fin troppo scontata perché spesso si ragiona da tifosi e basta, ma allo stato dei fatti, Antognoni attualmente cosa fa in società?
Quali sono i suoi colpi? È giusto avere un uomo solo per l’immagine?
Quindi faremo di tutto per far restare “Antonio”, ma dovremmo fare ancora di più affinché quest’ultimo incida di più nelle scelte societarie, che si rimetta di nuovo a cercare campioni, e che dia un valido contributo per la causa viola, così tutti insieme continueremo a seguire questo spettacolo guardando le stelle, così come giocava lui, guardando le stelle.
Avanti Viola!
Francesco Pistola
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