di Niccolò Prestininzi
Edin Dzeko è arrivato alla Fiorentina per portare leadership, mentalità e anche qualche goal. Tra i tanti acquisti italiani e giovani effettuati quest’estate dai Viola, il suo arrivo sembra stonare un po’, ma la dirigenza ha colto l’occasione di portare a Firenze un attaccante esperto, carismatico e, soprattutto, forte. Un uomo spogliatoio che potesse aiutare Pioli a gestire i tanti ragazzi ma anche i suoi stessi compagni di reparto. Con Kean e Piccoli in rampa di lancio era lecito aspettarsi la non titolarità di Dzeko per qualche partita, ma i suoi dati fanno un po’ riflettere. Nelle prime sei di campionato l’attaccante bosniaco ha collezionato soltanto 90 minuti in campo, tanti quanti quelli di una sola partita. Gioca da titolare solo con il Napoli (uscendo a fine primo tempo), subentra in altre quattro e non gioca neanche un minuto alla prima a Cagliari. Nessun bonus messo a referto fino ad ora, escludendo il goal segnato nel turno preliminare della Conference League.
La sensazione è che ci sia difficoltà a inserire Dzeko da un punto di vista tattico. Pioli sta cercando la soluzione per uscire dalla crisi, ruota molto i giocatori, varia le posizioni e il modulo. L’ex Roma e Fenerbahce è molto abile nel far salire la squadra, riciclare palloni ed a giocare con i compagni. Un attaccante associativo e forte nel gioco aereo. Premesso che Kean (se sta bene) è un punto fermo, Dzeko ha le caratteristiche per giocare insieme a lui, gli libera spazio e può mandarlo in porta con connessioni di qualità. Un 3-4-1-2 con Gudmundsson o Fazzini alle loro spalle a esaltarli può essere una soluzione per invertire il trend negativo, considerando anche Dodò e Gosens che possono mettere diversi palloni in area e riempirla. Piccoli è pronto e scalpita quando chiamato in causa, è ovvio che Dzeko non può giocare novanta minuti sempre e con continuità nelle tre competizioni.
Affidarsi a un giocatore esperto e abituato a palcoscenici importanti nei momenti delicati non è mai una cattiva idea, in attesa di trovare il giusto abito a questa Fiorentina. Una squadra giovane e piena di qualità che può sbocciare da un momento all’altro e tornare a vivere le magiche notti del Franchi.
Questo articolo è stato realizzato nell’ambito del corso di Giornalismo Calcistico ed Uffici Stampa organizzato dall’Élite Football Center.