Ultimi 7 PRECEDENTI IN SERIE A:
2019/20– Lazio-Fiorentina 2-1 25′ Ribéry 67′ rig. Immobile 82′
2018/19 – Lazio-Fiorentina 1-0 37′ Immobile
2017/18 – Lazio-Fiorentina 1-1 25′ de Vrij (S), 90’+3 rig. Babacar
2016/17 – Lazio-Fiorentina 3-1 23′ Keita (L), 45’+4 rig. Biglia (L), 64′ Zárate (F), 90′ Radu (L)
2015/16 – Lazio-Fiorentina 2-4 2′ Lulić (L), 31′ Vecino (F), 40′ Bernardeschi (F), 45′ Tello (F), 70′ Vecino (F), 74′ rig. Klose (L)
2014/15 – Lazio-Fiorentina 4-0 6′ Biglia, 65′ rig. Candreva, 75′ e 85′ Klose
2013/14 – Lazio-Fiorentina 0-0
VITTORIE CON MAGGIOR SCARTO IN SERIE A:
1994/95 – Lazio-Fiorentina 8-2 4′ Casiraghi (L), 30′ Negro (L), 35′ rig. Cravero (L), 49′ Casiraghi (L), 57′ Bokšić (L), 60′ Rui Costa (F), 74′ rig. Batistuta (F), 82′ Casiraghi (L), 86′ Di Vaio (L), 89′ rig.Casiraghi (L).
1959/60 – Lazio-Fiorentina 0-5 6′ Hamrin, 12′ Montuori, 40′ aut. Carradori, 52′ Montuori, 81′ Hamrin
RISULTATO PIÙ FREQUENTE:
Lazio-Fiorentina 1-1
PARTITA CON IL MAGGIOR NUMERO DI GOL:
1994/95 – Lazio-Fiorentina 8-2 4′ Casiraghi (L), 30′ Negro (L), 35′ rig. Cravero (L), 49′ Casiraghi (L), 57′ Bokšić (L), 60′ Rui Costa (F), 74′ rig. Batistuta (F), 82′ Casiraghi (L), 86′ Di Vaio (L), 89′ rig.Casiraghi (L).
STATISTICHE IN SERIE A (LAZIO IN CASA)
Giocate: 69
Vittorie Lazio: 33
Pareggi: 22
Vittorie Fiorentina: 14
Gol Lazio: 119
Gol Fiorentina: 65
STATISTICHE IN SERIE A (TOTALI)
Giocate: 138
Vittorie Lazio: 51
Pareggi: 41
Vittorie Fiorentina: 46
Gol Lazio: 190
Gol Fiorentina: 177
TATTICA E MODULO INZAGHI SIMONE
SISTEMA DI GIOCO
Gli avversari propongono un 4-3-1-2, la formazione di mister Inzaghi risponde con l’ormai noto 3-5-2, che in fase di possesso diventa un 2/3-5 ed in fase di non possesso un 5-3-2 (o 5-3-1/1). Generalmente in fase di possesso due dei tre difensori non vi partecipano, in quanto occupati nella copertura preventiva, mentre in fase di non possesso tendenzialmente tutta la squadra vi partecipa.
FASE DI POSSESSO
In fase di costruzione la squadra di casa può contare su Acerbi, Lucas Leiva e Luis Alberto: l’azione parte dal basso, con i quinti di centrocampo (Lazzari a dx e Lulic a sx) alti oltre la zona di sviluppo per favorire lo scarico laterale; a questo punto le opzioni per il centrale difensivo sono pressoché tre: lo scarico centrale per Lucas Leiva che si abbassa sulla zona di costruzione, lo scarico laterale per il terzo di difesa o per il quinto di centrocampo oppure servire Luis Alberto che imita il compagno ex-Liverpool abbassandosi come ulteriore vertice. Quest’ultimo risulta fondamentale al superamento della prima azione difensiva avversaria, permettendo dunque il susseguirsi della fase di sviluppo.
L’idea di fondo consiste nell’attrarre l’avversario verso il centro del gioco al fine di cercare in profondità le punte ed in particolar modo i tagli di Milinkovic-Savic. Tale manovra consente l’inserimento del centrocampista serbo, mentre il lavoro di Immobile, alla costante ricerca della zona di rifinitura, crea spazio di manovra per il suo compagno di reparto Correa. A questo va aggiunta l’ampiezza data dai quinti di centrocampo. Tutto questo ha permesso infatti alla formazione di casa di passare in vantaggio con un perfetto attacco diretto dell’asse Luis Alberto-Milinkovic.
Altra opzione frequente in fase di sviluppo vede la partecipazione attiva degli interni difensivi alla manovra offensiva.
L’azione si sviluppa sulla corsia di destra e velocemente la squadra si posiziona in un 2/3-5. L’interno di difesa supporta dunque la manovra per vie laterali con sovrapposizioni o più semplicemente offrendo un riferimento centrale, mentre Milinkovic si alza sulla linea di difesa avversaria pronto a far valere il suo fisico nel gioco aereo. Le punte ricercano la zona di rifinitura, nel tentativo di ricevere palla e velocemente cercare, con scambi rapidi e palle filtranti, il diretto compagno (Correa/Immobile) alle spalle della linea difensiva avversaria. I quinti di centrocampo giocano in ampiezza cercando di allargare il più possibile l’ultima linea avversaria e/o cercare la finalizzazione attraverso cross e/o traversoni.
TRANSIZIONE POSITIVA
Se la riconquista del pallone avviene nella ¾ avversaria, il contropiede che ne consegue coinvolge i giocatori di maggior qualità tecnica, quali Luis Alberto, Milinkovic e Correa, con l’obiettivo di ricercare nello spazio Immobile (smarcato preventivamente) e/o sfruttare le loro eccellenti qualità nell’ 1 vs 1. Basti pensare ai numeri realizzativi di Immobile ed in termini di assist di L. Alberto.
Se la riconquista della palla avviene nella propria tre quarti tendenzialmente la squadra consolida il possesso, cercando quando possibile di riproporre quanto descritto in fase di costruzione-sviluppo-finalizzazione. Va evidenziato anche come uno dei più sollecitati in questa fase sia Lazzari, forse il più idoneo nel ribaltare l’azione da difensiva a offensiva, viste le sue notevoli doti atletiche.
FASE DI NON POSSESSO
La prima azione difensiva si palesa nella pressione portata avanti dalle punte, dalla mezz’ala e dal quinto di centrocampo. Nello specifico le due punte impediscono lo sviluppo del gioco per vie centrali, mentre la mezz’ala ed il quinto evitano lo sviluppo del gioco per vie esterne. Agli avversari non resta altro che provare a costruire sull’altra corsia esterna, muovendo i padroni di casa allo scopo di cercare lo scarico centrale (Pjanic), oppure provare un attacco diretto.
Nella propria tre quarti la squadra di Inzaghi si posiziona più frequentemente con un 5-3-2, dove tutta la squadra partecipa alla copertura degli spazi e all’interruzione delle linee di passaggio. In particolare si nota nel corso della partita come gli esterni di centrocampo si abbassano sulla linea di difesa garantendone maggiore copertura.
TRANSIZIONE NEGATIVA
Uno dei comportamenti più tipici in questa fase è il consolidamento della linea difensiva, quindi una partecipazione collettiva alla copertura. Per tutto il corso della gara la Lazio si è dimostrata una squadra molto attenta a questa fase riuscendo velocemente ed efficacemente a ripiegare nella propria metà campo, occupando in maniera intelligente gli spazi, contenendo il palleggio avversario ed evitando lo sviluppo del gioco per vie centrali con le dovute marcature e le rotazioni che ne conseguivano.
CONCLUSIONI
Ampiezza e ricerca della profondità. Concetti semplici ma efficaci che la squadra di Inzaghi sa mettere in pratica con estrema naturalezza. La capacità di spostare il centro del gioco, dalla zona di rifinitura a quella di sviluppo nella fase offensiva, sfrutta quelli che sono gli uomini di maggior talento (Luis Alberto, Correa e Milinkovic-Savic), esaltandone le capacità. I biancocelesti si sono anche distinti per solidità e attenzione difensiva, concedendo poco nella fase di non possesso.
Dunque la qualità tecnica del singolo è al servizio della squadra, inserita in un meccanismo collettivo estremamente efficace e redditizio, con principi di gioco che fin qui stanno producendo numeri estremamente positivi.
UOMO CHIAVE: IMMOBILE
Alla Lazio si afferma tra i migliori attaccanti italiani della sua generazione,trionfando per altre due volte nella classifica marcatori della Serie A (2017-2018 e 2019-2020) e vincendo il titolo di capocannoniere della UEFA Europa League (2017-2018); della squadra romana è inoltre il secondo migliore marcatore di sempre.
Nel campionato 2019-2020 ha eguagliato il record di reti segnate in Serie A in una singola stagione, 36, le stesse che gli hanno valso la vittoria della Scarpa d’oro. Sempre a livello individuale, è stato inserito due volte nella squadra dell’anno AIC (2014 e 2018) e una nella squadra della stagione della UEFA Europa League (2018).
Centravanti capace di spaziare su tutto il fronte d’attacco, annovera tra i suoi principali punti di forza il senso del gol, dribbling nello stretto e tiro di prima intenzione, da ogni posizione e con entrambi i piedi.
Marzio De Vita
Prandelli: “Abbiamo scontenti. Non voglio giocatori che non giocano altrove. Giocheremo cosi”