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Tudor: “De Paul non lo voleva solo la Fiorentina, Ribery tra i 3 più forti in Italia. A Firenze per far male”

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Tudor: “De Paul non lo voleva solo la Fiorentina, Ribery tra i 3 più forti in Italia. A Firenze per far male”

Redazione

4 Ottobre · 15:56

Aggiornamento: 4 Ottobre 2019 · 15:56

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Igor Tudor ha parlato in conferenza stampa all’antivigilia della partita al Franchi contro la Fiorentina, queste le sue parole:

“De Paul? Giocherà, non so ancora dove. Giocheremo contro una squadra forte, costruita in estate con tanti investimenti e che ci ha preso gusto. La Fiorentina è una squadra importante nel campionato italiano ed è stata costruita per fare cose importanti, andremo lì con le nostre forze”.

De Paul giocherà, ma dove verrà posizionato dipende dalle caratteristiche dell’avversario?
“Sì, anche se si gioca in casa o fuori, e poi le gare durano novanta minuti e uno può iniziare in un modo e finire in un altro. Dobbiamo difenderci tutti, la fase difensiva è uno dei nostri pezzi forti e deve esserci sempre. Abbiamo parlato anche della fase offensiva e abbiamo gente che può fare male, sia chi gioca dal primo minuto che chi subentra. Davanti ho anche più scelte, è normale che qualcuno non sia contento, ma l’opportunità verrà per tutti”.

Contro la Fiorentina, che non darà punti di riferimento, che gara c’è da aspettarsi?
“Hanno due punte atipiche, si muovo dove sentono e gli altri si adeguano ai movimenti di chi gioca davanti. È un pregio e un difetto, cambiano sicuramente i movimenti difensivi. Ribery è uno dei giocatori più forti della Serie A, uno dei primi tre, e poi c’è Chiesa, una roba importante. C’è Badelj, c’è Pulgar, due quindi di qualità… una squadra fatta bene, abbiamo rispetto ma non paura, dobbiamo guardare noi stessi”.

Lasagna come sta dopo il problema alla schiena?
“Sta bene, è a posto. Può partire dall’inizio”.

Tradizione molto negativa a Firenze negli ultimi anni: i giocatori si fanno condizionare da questa cosa?
“Non credo a queste cose e come allenatore voglio sempre dare coraggio alla squadra. Le scaramanzie e queste cose qua sono tutte cose da gente debole”.

Mister, torno su De Paul: mentalmente come sta? Avrebbe potuto giocare questa gare in maglia viola…
“Sta bene, ha voglia di far vedere e sarà motivato di far vedere la sua importanza per la squadra. Non credo sarà motivato perché la Fiorentina lo voleva, in tante ce lo hanno chiesto. È un giocatore forte e siamo contenti sia con noi, dobbiamo concentrarsi su cose concrete, queste vanno in secondo piano”.

Le 12.30 è un orario difficile, forse il più difficile in Serie A.
“È vero, ma ci siamo allenati sempre la mattina. Il calcio per me è di notte comunque, potendo scegliere farei giocare le partite sempre dalle sei di pomeriggio in avanti, ma va bene così, bisogna adattarsi”.

Un giudizio su Montella, visto che ora è tornato in auge dopo un paio di settimane difficili.
“Sappiamo com’è il lavoro dell’allenatore, c’è sempre l’esagerazione: dalla luna a sottoterra di 800 metri. L’informazione al giorno d’oggi dura un’ora, poi bisogna tirarne fuori un’altra. Avete mai sentito parlare di un allenatore normale? O è un fuoriclasse o è in crisi. Inter-Juve? Non me ne frega nulla… (ride, ndr)”.

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