Sono rimasto molto colpito dalle parole di Pioli dopo la sconfitta di Roma: che la nostra gioventù non sia un alibi. Sono parole che per me hanno più di un siginificato. Il primo e il più scontato, come è già stato detto, va ricercato in uno sprone alla crescita che questi giocatori devono ancora ottenere. Forse si è accorto di una sorta di rilassatezza che ha colpito il gruppo, forse si è accorto che gli errori singoli e di reparto vengono troppo assimilati dietro una scrollata di spalle, forse si è accorto che qualcuno non recepisce più dettami,convinto di aver già imparato tutto (capita nei giovani,in tutti i settori della vita). Il secondo significato, almeno per me, è che con questa frase Pioli abbia voluto dare sfogo a una piccola frustrazione personale e professionale: siamo belli, siamo simpatici, giochiamo spesso bene, possiamo fare parecchio ma ci dimentichiamo che l’obiettivo finale, quello che dà il giusto premio al nostro lavoro sono i punti, è la vittoria, non i complimenti. Pioli fa l’allenatore di professione, non l’educatore e come tutti i professionisti è legato ai risultati che ottiene: probabilmente prolungherà con la Fiorentina, ma non credo che Firenze sarà la sua destinazione finale di carriera. E allora passare per quello che diverte ma non vince non è certo un punto di merito nel curriculum. Il terzo e ultimo significato, sempre personalmente parlando, è che abbia voluto richiamare tutti alla realtà: siamo giovani e come tale non dovete (ambiente, stampa, tifosi, società) chiedere, o sognare, niente di più che non si possa fare strada facendo.
Saremo solo noi (questo potrebbe essere il Pioli-pensiero) che ci potremmo rendere conto di quello che possiamo davvero fare e faremo di tutto per arrivarci. Un fatto è certo: la sconfitta di Roma contro la Lazio è stata avvertita come una delusione, come un esame fallito. D’altro canto, la Fiorentina ha perso sui campi di tre squadre che vanno per la Champions e ha vinto quattro volte in casa contro avversarie con le quali gli anni scorsi non aveva fatto punti. 13 punti dopo 8 giornate sono la fotografia della reale entità della squadra di Pioli ed è un risultato forse anche oltre le aspettative, dubbiose e sfiduciate, di agosto.
Giorgio Micheletti