Cominciamo col dire che, contro la Sampdoria (a Marassi), è un punto guadagnato. Quantomeno prezioso. Se poi mettiamo sulla bilancia primo e secondo tempo, per i viola è comunque un risultato positivo. Non perchè strappato per il rotto della cuffia, o per fortuna, o per benevolenza arbitrale. Perchè un pareggio, di settembre, con la Sampdoria di Giampaolo, è a tutti gli effetti un buon risultato. Inutile girarci intorno. E del resto le squadre di Giampaolo sono un po’ come quelle di Zeman: vanno a periodi, a flussi, dovuti alla preparazione, alla condizione fisica. Di solito (Napoli docet) a settembre, con i campi asciutti (e poi a primavera) le squadre di Giampaolo sono pericolosissime da affrontare. E per la Fiorentina questo era un rischio, da molti sottovalutato. Quindi, perchè l’1-1 di Marassi è un punto guadagnato? 1) Perchè è un punto preso fuori casa. E non è mai facile. 2) Perchè la Fiorentina veniva, l’anno scorso, da una sonora sconfitta a Genova per 3-1, ed un’altra in casa per 2-1. Risultato: 6 punti su 6 per la Sampdoria. E si sa quanto la cabala conti, ed influenzi la mente dei calciatori. 3) E’ un punto propredeutico per gli scontri diretti. Un pareggio fuori casa è manna (parliamo in ottica Europa League) e già pone la squadra di Pioli in vantaggio. Qualcuno dirà: magra consolazione. Gli scontri diretti, la classifica avulsa, a cosa ci siamo ridotti… E’ vero: non è un granchè. Però questo passa il convento, ed il primo tempo dei viola (non lo nascondiamo) ci aveva esaltato, ci aveva illuso. Quasi convinto. Ma andiamo avanti…
Purtroppo l’illusione è durata poco. Nella ripresa, una maggiore freschezza ed aggressività del centrocampo doriano, gli ingressi di Praet e Gaston Ramirez, hanno ribaltato la situazione. Samp in controllo, anzi… con un possesso palla preoccupante. Fiorentina che ripartiva (meno del primo tempo) e nel finale legittimava il risultato di 1-1 con le occasioni di Mirallas e Milenkovic. Però, c’è un però… Che centrocampo ha schierato la Fiorentina contro la Sampdoria? Siamo stati in difficoltà per parecchi minuti: gente che si incrociava e cambiava continuamente posizione, Gerson al posto di Edimilson e viceversa, Veretout che rincorreva tutto e tutti, il brasiliano che pressava alto e poi si abbassava… Insomma: con che modulo giocava la Fiorentina? Il canonico 4-3-3? Oppure il 3-4-3 (con Biraghi che si alza). Addirittura il 4-2-3-1? Forse forse… una cerniera centrale formata da Veretout, Edimilson, e Gerson più avanzato nel mezzo a Pjaca e Chiesa? Ovviamente dietro a Simeone? Siamo arrivati a presupporre il rombo, che non è un piatto tipico servito al porto di Genova, bensì uno schieramento che prevede un vertice basso (Veretout), due mezze ali (Edimilson e Biraghi), un vertice alto (Gerson), che stava alto ed era il primo a pressare il portatore di palla avversario. Come avrete capito, non ci si capiva niente. Il problema è, che fino a che sono bastate le energie, il caos organizzato di Pioli ha funzionato: nel primo tempo i viola potevano vincere anche 3-0. Nella ripresa, invece, con un uomo tra le linee (appunto Praet e Gaston Ramirez) si è creato un buco centrale, nel quale i centrocampisti doriani ci si sono buttati a capofitto. Mettendo in grave difficoltà la retroguardia viola.
Pioli ha detto: Veretout non fa il regista alla Badelj. Farà il centrale, ma in modo diverso. Ecco, ci permettiamo di dissentire: noi pensiamo che Pioli, sul francese, non debba fare esperimenti. Veretout deve stare dove stava l’anno scorso. E da par suo fare l’incursore, risultando la miglior mezzala del campionato. Per i centrali, invece, c’è l’imbarazzo della scelta: lo stesso Edimilson, Gerson, Norgaard (chi era costui?) Ma schierare la miglior mezzala dello scorso campionato, e costringerla ad un mero lavoro di copertura, ci sembra uno scempio. Un delitto di lesa maestà.
Quindi, in chiave manzoniana: “il coraggio uno non se lo può dare”. E allora Pioli rischi il minimo e vada sulle cose sicure. Allo stesso tempo: “questo centrocampo non s’ha da fare”. Noi suggeriamo, in un ipotetico 4-3-3: Gerson centrale (oppure Norgaard), Veretout mezzala sinistra, Benassi (in alternativa Edimilson) mezzala destra. Dabo primo ricambio, un uomo per tutti i ruoli. Mister Pioli, è così semplice… Perchè complicarsi la vita? Con stima…