Ospite di RV38, Daniele Adani ha parlato a lungo della Fiorentina, partendo dal legame profondo che lo unisce ai colori viola. L’ex difensore ha ricordato cosa ha rappresentato per lui Firenze e come abbia vissuto intensamente il rapporto con la città e i tifosi:
“A Firenze ho sentito nel cuore la passione. Nel calcio ci sono le gioie ma soprattutto le sofferenze e si acquisiscono connessioni umane incredibili. Come vive il calcio il fiorentino è speciale e chi passa non può non connettersi con il suo spirito. Io l’ho sempre sentito e questo mi ha aiutato ad essere vicino alla Fiorentina più di tante altre piazze. A volte mi chiedono come si fa a giocare a Wembley o al Bernabeu, ma è tutta una questione di autostima: bisogna giocare con testa, cuore e attributi. Così riuscii a marcare Overmars“.
Interpellato sulla Fiorentina di oggi, Adani ha spiegato quale messaggio ha voluto inviare a Vanoli al suo arrivo:
“La squadra è messa male, il viaggio è pericoloso ma è il coraggio che ti deve accompagnare. Il messaggio che gli ho scritto quando è stato annunciato come nuovo allenatore è stato di mettere in campo prima l’uomo del giocatore, così come abbiamo fatto quando abbiamo vinto la coppa. Ritrovando l’essere umano ritrovi il calciatore. Credo che Paolo possa farlo ma sarà un viaggio difficile“.
Sul rischio retrocessione, Adani non ha nascosto le criticità del gruppo viola:
“Dico che la Fiorentina è una squadra che è stata giudicata molto forte come una squadra tecnica, però è secondario rispetto alla fragilità. La Fiorentina dovrà salvarsi giocando a calcio, perché l’aspetto della lotta ce l’hanno più le altre squadre. Perché sono più deboli. La Fiorentina è troppo fragile sia per costruire che per lottare“.
L’ex difensore ha poi analizzato come la squadra possa provare a cambiare rotta nel breve periodo:
“Posso giudicare poco da fuori ma vedo una condizione fisica inadeguata. Va implementato il lavoro che non puoi programmare a gennaio: devi riprendere le caratteristiche dei calciatori, cioè il gioco. Le partite non possono essere solo sporche, la Fiorentina ha la qualità per giocare a calcio“.
Adani è tornato anche sui singoli, dividendo la rosa viola in tre gruppi e soffermandosi su Fagioli e Gudmundsson:
“Abbiamo tre categorie di giocatori alla Fiorentina. I giocatori forti forti come De Gea, Dodo e Kean che stanno tutti rendendo meno del loro valore. Poi ci sono i giovani che devono dimostrare di meritare di poter giocare a Firenze. Con il giglio sulla maglia non è banale. Poi ci sono quelli che hanno talento ma non lo stanno mettendo in pratica. In questa terza categoria ci sono Fagioli e Gudmundsson“.
Infine, sulla questione difesa a tre o a quattro, Adani ha precisato:
“In Italia si parla di fantacalcio, di calciomercato e di difesa a tre o a quattro. Ma non è una questione di giocatori da mettere o da togliere. Vanoli così come i calciatori devono essere pronti a cambiare anche in corsa, ma qui la questione è che tutta la squadra sta sotto performando“.
