Carlo Pallavicino, ex procuratore e giornalista, ha parlato ai microfoni di Radio FirenzeViola in merito al momento della Fiorentina e di Moise Kean. Ecco le sue parole.
“Ciò che si chiedeva alla Fiorentina contro la Juventus era di reagire e di vedere se il cuore c’era o se l’encefalogramma fosse piatto. E’ già successo qualcosa. Io continuo a temere che Vanoli debba riuscire a lavorare in profondità sulla testa dei calciatori perché sono molto preoccupato per questa stagione. Dobbiamo fare un salto qualitativo dal punto di vista mentale. La qualità che i giocatori hanno a questo punto serve quasi meno della parte caratteriale. Io insisto a dire che mi fa insospettire Kean: è un grandissimo calciatore ma tutte le difese sanno che, se gli arriva palla, non la passerà mai“.
Prosegue e conclude:
“Visto che attira tanti difensori a sè ed è bravo a difendere palla, deve avere un minimo di altruismo. Così ne beneficerebbe sia lui che la squadra. Non può risolvere tutto lui nonostante sia così forte e faccia reparto da solo. Anche gli avversari devono rendersi conto che la palla la può passare altrimenti la sua diventa una soluzione scontata, ovvero il fatto che cerchi solo la spazio per liberarsi. E’ fantastico in quello che fa, ma non si può sperare che così faccia sempre goal“.
