Basterebbe prendere in prestito la prima frase di Vanoli nella conferenza stampa di ieri per capire che tipo di formazione affronterà stasera l’Aek Atene: «Sarà una gara che ci permetterà di vedere all’opera altri giocatori». In sintesi, quello contro la formazione dell’ex Jovic sarà un undici viola rivisitato rispetto a quello visto all’opera sabato con la Juventus, con almeno sei cambi (ma alla fine potrebbero essere persino otto) rispetto all’undici di partenza con i bianconeri. Una scelta che consentirà al nuovo allenatore di vedere all’opera tutta la rosa a sua disposizione e di preservare alcuni pezzi pregiati in vista della gara di domenica con l’Atalanta.
Certi di un posto – lo ha rivelato il tecnico – De Gea tra i pali e Dzeko in attacco, mentre in difesa assieme a Marí si dovrebbe rivedere Comuzzo con capitan Ranieri. In mezzo al campo a Nicolussi Caviglia sarà affidata la cabina di regia (con Ndour e Fazzini al suo fianco) mente sugli esterni inevitabile l’impiego di Fortini a destra e Parisi a sinistra. In attacco, con Dzeko, favorito Gudmundsson con Piccoli che avrà il tempo di recuperare per Bergamo. Dove difficilmente ci saranno Dodo e Gosens: nel punto medico del responsabile sanitario Pengue, si è fatto intendere che il brasiliano e il tedesco non avranno davanti a sé tempi lunghi prima di tornare in campo ma difficilmente si vedranno domenica.
Dodo verrà tornerà a giorni a causa di una sofferenza per una cicatrice di un vecchio infortunio mentre Gosens, smaltita lesione a carico del retto femorale, tornerà a lavorare presto coi compagni. Miglioramenti anche per Lamptey, che sta già facendo i cambi di direzione a 4 mesi dall’operazione al crociato. Lo scrive La Nazione.
