26 Novembre 2025 · Ultimo aggiornamento: 14:30

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Nazione: “Vanoli ha la Conference nel mirino. A Dzeko chiede il gol, ora tocca a lui”

Firenze, Stadio Franchi, 22.11.2025, Fiorentina-Juventus, foto Lisa Guglielmi. Copyright Labaroviola.com

Rassegna Stampa

Nazione: “Vanoli ha la Conference nel mirino. A Dzeko chiede il gol, ora tocca a lui”

Redazione

26 Novembre · 09:32

Aggiornamento: 26 Novembre 2025 · 09:32

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La strada della Conference dovrà essere quella del riscatto

Vanoli, la Conference ce l’ha nel mirino. Altro che. Ma Vanoli (al debutto in una compezione europea) fa bene, molto bene, a tenere la corsa europea staccata dalla salita del campionato. Il suo concetto filosofico è chiaro: la Fiorentina non può permettersi il pensiero (diciamo pure il lusso) di dire che davanti a un campionato zoppicante e avaro di sensazioni positive, la strada della Conference sarà e dovrà essere quella che vale il riscatto.

Vietato, insomma, accavallare le competizioni, anche perchè deve essere chiaro il discorso che il percorso-Conference, che riparte domani sera (ore 21) con la sfida all’Aek Atene, non è affatto una scorciatoia o comunque un qualcosa di non sufficientemente insidioso per prendersi il titolo-appellativo, di ‘evento salva-stagione’.

Da qui la necessità di vivere l’altalena di partite campionato-Conference, l’una svincolato dall’altra e quindi con formazioni che di volta in volta in grado di garantire il massimo. E quindi puntare al risultato. Così, quella sorta di turnover fra Kean e Dzeko al centro dell’attacco della Fiorentina, con il bosniaco titolare in Conference e Moise pronto poi a riprendersi il posto, in campionato, con l’Atalanta, racconta bene quanto Vanoli abbia voglia (e ovviamente necessità) delle prestazioni e dei gol di Edin.

Dzeko ha vissuto un avvio di stagione complicato con Pioli. Problemi fisici e problemi di intesa tattica. Dzeko però ha una voglia matta di dimostrare a Firenze, alla Fiorentina e a questo punto a Vanoli, che puntare su di lui è stata una mossa azzeccata. Preziosa per il bene della squadra. Per le ambizioni della Fiorentina.

Edin e le notti europee, fra l’altro, sono una sorta di marchio di fabbrica delle stagioni scorse, quando appunto Dzeko e i suoi gol hanno rappresentato il bello del calcio continentale. Con qualsiasi maglia, l’attaccante, lo abbia interpretato. E poi, nelle sfide di Conference l’esperienza di giocatori, attaccanti, leader proprio come Dzeko possono essere quell’arma in più indispensabile per fare la differenza, portare a casa il risultato. E, come nel caso della Fiorentina, tenere alta la bandiera dell’orgoglio che in campionato ha iniziato a risventolare (lentamente ma in modo prezioso) dopo le prime due partite della gestione Vanoli.

Dzeko è pronto. Sa quanto vale per lui e per la Fiorentina vivere a testa alta la serata contro l’Aek. Vanoli gli chiederà di fare gol, di mettersi alla guida della squadra, di portare in campo (magari insieme all’altro ‘anziano’ del gruppo, De Gea) quell’esperienza internazionale che può valere un successo pesantissimo, in termini di passaggio del turno della Conference direttamente alle sfide di marzo, saltando così il play off di febbraio. Lo riporta La Nazione.

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