Vlahovic c’è. ll bomber serbo, rientrato dalla Nazionale con un sovraccarico agli adduttori, ha recuperato dal problema ed è tornato tra i convocati. Il nodo adesso è il suo impiego: lui si sente pronto dall’inizio. La logica consiglierebbe prudenza in ottica Champions League e della sfida solo da vincere in casa del Bodø/Glimt ma il ballottaggio è aperto: con Openda e anche con David, nonostante la traversata intercontinentale di ritorno (per ultimo) in gruppo. Il belga, l’unico tra i centravanti bianconeri ancora a secco e in cerca di quel gol che gli manca dallo scorso 11 aprile, sembrava il favorito, se l’idea di Spalletti fosse rimasta quella preservare il serbo.
Il tecnico adesso riflette e la disponibilità avuta da Dusan ha un peso. Spalletti spera di trovare la soluzione per invertire il trend di un attacco che segna con il contagocce: zero gol in 5 delle ultime 8 partite. «Si fa sempre riferimento ai numeri ma il lavoro vero è trovare una stabilità dove poggiare la nostra forza – sottolinea Lucio -. Abbiamo delle qualità su cui basarci». Alle spalle della punta, Yildiz e uno tra McKennie e Conceiçao. Dusan cercherà comunque la sua prima gioia al Franchi. Da quando indossa la maglia della Juve non ha mai segnato alla Fiorentina in 7 incroci complessivi tra campionato e Coppa Italia. Resta lui il capocannoniere dei bianconeri in stagione con 6 gol, tra serie A e Champions: ora cerca la prima volta nello stadio che è stato casa sua. Lo riporta il Corriere dello Sport.
