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Orlando: “Incompatibilità tra Pioli e i giocatori: abbiamo 3 punti e non ne meritiamo di più”

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Orlando: “Incompatibilità tra Pioli e i giocatori: abbiamo 3 punti e non ne meritiamo di più”

Redazione

30 Settembre · 22:43

Aggiornamento: 30 Settembre 2025 · 22:47

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L'ex centrocampista della Fiorentina affronta vari temi caldi dopo il preoccupante avvio della squadra allenata da Stefano Pioli

Intervenuto all’interno delle trasmissioni di Lady Radio, Massimo Orlando ha analizzato i bollenti temi in casa Fiorentina:

“In questo momento non mi fido neanche della partita contro il Sigma Olomouc. Puoi anche provare Gudmundsson con Piccoli e Dzeko, ma sono focalizzato sul campionato dove vedo la Fiorentina andare sotto con chiunque. Col Pisa avrebbe meritato di perdere. Non è la Fiorentina vera. Ho sentito tanta gente difendere Stefano Pioli, io non sono d’accordo. Ripeto: è un mio ex compagno ed è una persona a cui voglio bene, ho festeggiato con lui quando ha vinto il campionato col Milan. Però se non fa punti con la Roma qualche domanda uno se la deve fare…”

Sul feeling tra squadra e allenatore:
“Pioli è sempre stato il classico allenatore che fa del gruppo una delle armi più importanti. Io credo ci sia incompatibilità tra allenatore e giocatori, non si capiscono. Al di là dei moduli, non c’è intesa. Pradè ha fatto all-in su Pioli e probabilmente anche lui rischierà se le cose non dovessero andar bene, però alla fine chi gestisce il gruppo è l’allenatore. Chi ci può tirar fuori da questa situazione è solo uno: Pioli”.

Sui risultati:
Sul piano dell’intensità e del gioco siamo andati sotto con tutti. Hai 3 punti, non ne meritavi di più. Manca intensità e cattiveria”.

Sulla rosa:
Ora la gente si chiede se la rosa in passato ha overperformato. Gudmundsson non ha mai saltato l’uomo da quando è a Firenze. Nelle difficoltà questa squadra con Italiano e Palladino aveva sempre reagito, sono cambiati alcuni giocatori ma tanti sono rimasti. Qualche problema da risolvere c’è”.

Su Moise Kean:
Quando deve salire non guarda mai la linea dei difensori e spesso rimane in fuorigioco. Sul secondo gol annullato poteva fare un passo indietro. Credo sia una cosa difficile da far capire a un giocatore. Non so se chiamarla pigrizia, ma lui non ha mai questa accortezza di guardare la linea. Con il Var non te lo puoi permettere”.

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