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Lucarelli: “I giovani fanno due partite buone, poi si perdono: se Dzeko fa la differenza è un problema”

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Lucarelli: “I giovani fanno due partite buone, poi si perdono: se Dzeko fa la differenza è un problema”

Redazione

16 Settembre · 17:45

Aggiornamento: 16 Settembre 2025 · 18:34

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Cristiano Lucarelli afferma: "Kean giocatore universale. In coppia con Dzeko? Sono molto compatibili"

Cristiano Lucarelli, ex attaccante della Nazionale azzurra, ha parlato ai microfoni di Tuttomercatoweb, toccando alcuni dei temi più caldi della Serie A. In particolare, ha espresso la sua opinione sulla Fiorentina e sul derby con il Pisa, in programma domenica 28 settembre.

Sulla coppia Kean-Retegui in Nazionale:
“Ho sempre pensato che Kean fosse un giocatore in grado di giocare con un altro attaccante vicino. Attacca la profondità, può giocare di rimessa… Non l’ho mai visto come giocatore condizionabile da un altro giocatore nel reparto. Per me anche con Dzeko è molto compatibile. E’ un giocatore universale”.

Sull’acquisto di Roberto Piccoli nella finestra di mercato estiva:
Penso che la Fiorentina si sia cautelata per la possibilità di una partenza di Kean in chiusura di mercato o magari nella sessione di gennaio. La Fiorentina si è mossa intelligentemente prendendo uno degli attaccanti più promettenti insieme a Pio Esposito”.

L’opinione di Lucarelli sul derby Pisa-Fiorentina:
“Sarà tosto per la Fiorentina. E’ il paragone che ho fatto per la Serie C. A Pisa il derby con la Fiorentina è molto sentito, per questo i calciatori daranno di più di ciò che hanno. Sarà una partita tosta, questo è poco ma sicuro perché a Pisa aspettano da tanto questo derby”.

Infine, una riflessione sui giocatori sui veterani approdati in Serie A, come Edin Dzeko:
“Totti e Toni sono stati capocannonieri a 38 anni, Dzeko torna a 39 anni, Modric a 40… Bellissime storie, ma c’è qualcosa che non funziona. Se uno a 40 anni fa ancora la differenza, secondo me significa che c’è un problema. Io Modric lo avrei voluto a 20 anni in Italia, come arrivarono Kaka, Ronaldo, Shevchenko. Ora siamo abituati a vedere Cristiano Ronaldo arrivare a 37 anni e diventare capocannoniere. Poi ripeto sono esempi bellissimi, ma domandiamoci perché i giovani bravi fanno due partite buone e poi si perdono per la strada“.

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