Antonin Barak, ex calciatore della Fiorentina, oggi alla Sampdoria, ha così parlato a La Gazzetta dello Sport: “A livello personale vedo il mio arrivo alla Samp come una grande opportunità. Credo di poter aiutare il club e la squadra così come loro potranno fare con me, alla ricerca di grandi prestazioni, per alzare il livello collettivo e personale. Ho grande fame, perciò ho accettato questa sfida.
Ho detto subito sì perché mi sento veramente in una condizione top. Sto benissimo in tutti i sensi e voglio farlo vedere in campo. Negli ultimi mesi mi sono concentrato per migliorare certi aspetti del mio gioco, soprattutto sul piano fisico e spero che questo possa farmi dare ancora qualcosa di più rispetto agli anni passati. Senza fame e fuoco dentro non si va da nessuna parte. Mai io ho perso l’ambizione. Altrimenti sarei potuto rimanere a Firenze, fare la mia vita, prendere i soldi e vivere sereno. E poi vorrei anche tornare in nazionale. Ora, però, conta solo ritrovare qui quella felicità che nell’ultimo anno in Turchia avevo perso totalmente. L’aspetto mentale è quello che ti fa fare sempre il salto di qualità, perché oggi alla fine in qualunque campionato tu giochi, fisicamente tutti stanno bene. Non vedo differenze in questo senso fra la Repubblica Ceca, la Serie A o la B, la Francia o la Spagna. Conta, dicevo, la qualità, non solo tecnica, ma anche legata a fame e ambizione.
Trattativa? L’ho saputo la mattina del primo settembre, ma negli ultimi tre giorni del mercato c’era una grande confusione. Ho capito subito che questa era una grande opportunità, perché volevo giocare, cercavo il campo e nient’altro. E poi ho pensato alla passione di questa tifoseria, al club, a quel che rappresenta la Samp nel calcio: tutti questi elementi insieme mi hanno portato a dire che ero pronto per venire qui”.