Sui canali della Gazzetta dello Sport è intervenuto il direttore sportivo leccese Pantaleo Corvino che ha detto la sua su vari temi: “Volevano darmi la cittadinanza slava per tutti i giocatori che ho trovato, c’era Jovetic, Ljajic, Nastasic, Vlahovic e Savic erano tutti cavalli su cui puntare che devi saper scegliere e ci vuole cultura.”
Sulla sua carriera: “Sono contento di quello che ho fatto e non mi manca nulla, potevo salire su qualche treno in un certo periodo e provare a vincere anche lo Scudetto, ma va bene così perché dalla Terza Categoria sono arrivato in Champions con la Fiorentina.”
Su Vlahovic: “Lo presi per meno di un milione e non aveva 18 anni poi è stato venduto a 80, una bella plusvalenza ed una grande soddisfazione per me, è un’operazione che ha aiutato la Fiorentina.”
Su Vidic: “Mi piaceva tanto, andai in Russia tre volte per parlare con lui quando ci giocava perché lo volevo a tutti i costi alla Fiorentina. Mi ricordo che convinsi la dirigenza a pagare la clausola e regalai a sua moglie una borsa di Tod’s, ma dovevo cedere un extracomunitario prima di tesserarlo ma comunque era fatta, poi però mi ricordo che si fece male Ferdinand nello United e lo presero pagando il triplo della clausola con uno stipendio di 2,5 milioni rispetto agli 800 mila euro che gli offrivo io, ma la moglie non mi rese la borsa.”