Edin Dzeko è stato praticamente il primo colpo di mercato piazzato dalla Fiorentina, nonostante l’attesa per l’ufficialità, da evidenziare che il bosniaco è stato tra le prime richieste di Stefano Pioli alla dirigenza gigliata. Inizialmente si pensava che Dzeko sarebbe diventato il partner d’attacco, oppure il sostituto di Kean. Sì certo può farlo, ma da quanto visto nelle prime uscite, durante le amichevoli estive, non sarà così.
Innanzitutto, secondo Pioli, Dzeko è una seconda punta, non una prima, è un cosiddetto “regista d’attacco”. Con questo termine si intende un attaccante che non solo segna gol, ma svolge anche un ruolo cruciale nel creare, nello sviluppare il gioco e nel fornire preziosi assist per i compagni, agendo di fatto come un “playmaker” all’interno del reparto avanzato. Edin Dzeko non è esclusivamente abile a giocare con entrambi i piedi e forte nel colpo di testa, ha anche un’ottima visione di gioco, grazie alle sue doti tecniche è in grado di trasformarsi in un punto di riferimento per tutta la manovra offensiva della squadra in maglia viola.
Pertanto, nell’idea della nuova Fiorentina guidata dal tecnico parmigiano, il bomber bosniaco può fare da raccordo tra centrocampo ed attacco, andrebbe così ad occupare uno dei due posti alle spalle della prima punta. Per questo motivo, non è impossibile immaginare un 3-4-2-1 con un tridente “pesante” da far sognare i tifosi viola, vale a dire, Dzeko-Gudmundsson alle spalle di Kean.