Maurizio Sarri, spesso accostato alla Fiorentina, prima dell’epilogo che tutti conosciamo, ha parlato delle motivazioni che lo hanno spinto ad accettare nuovamente la Lazio:
“Sono tornato perché il percorso non era stato completato e non potevo lasciare il popolo biancoceleste nel momento in cui ha un problema. Nei primi mesi di disoccupazione non mi sono occupato di calcio assolutamente, negli ultimi 2-3 ho visto 1.000 partite e 1.000 giocatori e mi ritrovo con il mercato bloccato (sorride, ndr)”.
Non è una situazione facile con cui convivere, quella che il tecnico toscano ha trovato a Formello, soprattutto perché eredita una squadra non sua. È vero, gran parte dei giocatori li ha allenati e li conosce, ma non tutti e questo non è un dettaglio da sottovalutare. Per esprimere il suo gioco avrebbe bisogno di profili adatti alla sua filosofia di calcio, ma non può essere accontentato dal presidente Lotito.
Toccherà a lui dunque cercare di tirare fuori il meglio dai calciatori, anche un pò scontenti della situazione. Alcuni, probabilmente, avrebbero preferito altri lidi o ricevere adeguamenti di contratto che non potranno arrivare. Chiunque dovrà infatti attendere il periodo tra l’autunno e l’inizio del nuovo anno, quando i biancocelesti torneranno operativi sul mercato e potranno nuovamente respirare aria fresca. Lo riporta TMW