Potrebbe concludersi con un patteggiamento il Processo Prisma che vede imputati i vertici storici della Juventus, accusati di falsi in bilancio, aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza. Nella mattinata di venerdì 27 giugno 2025, Andrea Agnelli, Pavel Nedved e Fabio Paratici, insieme ad altri dirigenti coinvolti, hanno presentato richiesta di patteggiamento, con pene comprese tra 11 mesi e un anno e 8 mesi. La decisione finale spetta al GUP Anna Maria Gavoni, che si pronuncerà il 22 settembre: in caso di accoglimento, non si andrà a processo; in caso contrario, si aprirà un procedimento ordinario. Nel corso dell’udienza preliminare, i PM Lorenzo Del Giudice e Giorgio Orano, sotto la guida del procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, hanno invece richiesto il non luogo a procedere per Maurizio Arrivabene, per mancanza di prove.
Ma la vicenda non finisce qui. Il 5 settembre 2025 si aprirà un nuovo filone d’inchiesta penale legato alla presunta falsificazione del bilancio della Juventus al 30 giugno 2022, con possibili estensioni anche a quello del 2023. Questo procedimento è autonomo rispetto a quello attuale e non è ancora stato esaminato dalla giustizia sportiva.
Il rischio per la società è elevato: in caso di condanna, potrebbe arrivare una nuova penalizzazione sportiva, potenzialmente più grave di quella subita in passato (-10 punti), a causa della recidiva prevista dall’art. 18, comma 2 del Codice di Giustizia Sportiva. Anche la UEFA osserva con attenzione gli sviluppi. I prossimi mesi saranno dunque decisivi: tra settembre e ottobre si delineerà il futuro giudiziario e sportivo della Juventus.