Giacomo Brunetti, caporedattore di Cronache di Spogliatoio, è intervenuto a Radio Bruno Toscana per analizzare la figura di Francesco Farioli, allenatore toscano accostato di recente alla panchina della Fiorentina; “Ho conosciuto Farioli quando allenava il Nizza, mi ha fatto un’ottima impressione. Nonostante i tanti anni passati all’estero, è ancora molto legato alla sua Toscana. Quando parla si capisce subito che è un grandissimo appassionato di calcio. Iniziò nella Fortis Juventus di Borgo San Lorenzo come allenatore dei portieri e subito si distinse. Faceva preparare i portieri con la costruzione dal basso, un allenamento che non si vedeva nel calcio dilettantistico”.
Brunetti ha poi elogiato l’approccio tattico e lo stile di gioco del tecnico: “È un allenatore molto propositivo, ma è molto bravo anche nella lettura degli avversari. Ha avuto squadre che creavano tantissimo, in termini di expected goals, porta spesso gli attaccanti a concludere e gli esterni sono preponderanti nel suo gioco. L’Ajax aveva tanti problemi economici e per poco non vinceva il campionato, anche se si è fatto rimontare alla fine”.
Tra i punti di forza di Farioli, anche la capacità di gestire l’ambiente e la comunicazione: “Per lui una chiamata di una formazione italiana sarebbe difficile da rifiutare, che sia Fiorentina o Atalanta. Tuttavia, predilige un’esperienza all’estero, in particolare in Premier League. Si può considerare Farioli un allenatore ‘internazionale’. È molto bravo nella comunicazione, ha fatto studi ad hoc all’università e in questi anni non ha mai creato polemiche. Si è lasciato benissimo in tutte le piazze in cui è stato, non so quanto il fatto di essere toscano possa giovare, ma un po’ di pressione ad allenare in Italia la potrebbe subire”.
Infine, un commento sul futuro della panchina viola: “Sui successori di Palladino c’è tanta confusione. Tanti nomi che cambiano ogni giorno, ma la Fiorentina secondo me andrà a cercare un potenziale frontman per aprire un nuovo ciclo. La società vorrebbe dare seguito al progetto iniziato con Palladino, cercando di trattenere i giocatori importanti acquistati la scorsa estate”.