L’unica cosa certa attorno alla vicenda che sta riguardando Moise Kean è che, ad oggi, provare ad ipotizzare una tempistica precisa sul suo ritorno a Firenze è decisamente prematuro. Non lo sa la Fiorentina (che anche ieri, tramite la dirigenza e il tecnico Palladino, è rimasta in contatto con il centravanti, che da mercoledì mattina si trova a Parigi per stare assieme alla sua famiglia) e non lo sa, forse, nemmeno il classe 2000 il quale martedì sera – alla vigilia della sfida con il Cagliari – ha abbandonato in fretta il ritiro della squadra al Forte Village (resort di lusso nel comune di Pula) per raggiungere Firenze e ripartire l’indomani per la Francia.
«Motivi familiari» è stata la motivazione che il club ha addotto per giustificare il forfait del numero 20 e c’è da scommettere che, alla luce delle parole di vicinanza che tutta la truppa viola ha manifestato al suo capocannoniere dopo il successo all’Unipol Domus, non si tratti di una questione di poco conto. C’è una frase, in particolare, che fa riflettere: «Dobbiamo stare vicino a Moise: speriamo che torni con la stessa fame e la stessa voglia di prima» ha raccontato il ds Pradè subito dopo il successo in Sardegna. Parole che, oggettivamente, tradiscono una situazione preoccupante. E che, a tal proposito, potrebbero prolungare il forfait di Kean almeno fino alla sfida di domenica con l’Empoli: la punta ieri non ha fatto ritorno a Firenze e la sensazione è che, in ogni caso, non sarà disponibile nemmeno per la seduta di oggi, la penultima prima del derby. Lo riporta La Nazione.