Antonio Di Gennaro è intervenuto su Radio FirenzeViola per parlare della Fiorentina e del rinvio del campionato di Serie A per la morte di Papa Francesco, queste le sue parole:
“Bisogna capire un po’ cosa è successo, la dipartita è avvenuta alle 7.25 e forse anche l’orario ha influito sulla scelta. Secondo me anche per la volontà stessa del pontefice si sarebbe potuto giocare, essendo lui anche un grande tifoso del San Lorenzo. Sarebbe stata una forma di grande rispetto per lui, anche perché da altre parti si è giocato.
Si è creato un po’ un impasse, l’orario ha influito con le gare in corso sarebbe stato un problema. Una decisione un po’ affrettata, io sono un uomo credente e di fede e Francesco vedeva le cose in un altra maniera, quindi si sarebbe potuto trovare un modo di giocare in un paese laico come l’Italia. Una cosa talmente affrettata che si sono fatti prendere anche da situazioni contingenti, secondo me si poteva giocare. Sarebbe stata una forma di rispetto per un personaggio come lui magari giocare facendo prima un minuto di raccoglimento.”
Cambia qualcosa per la Fiorentina?
“Secondo me no, sono situazioni gestibili. Anche visto il gesto del Cagliari che ha messo a disposizione il centro di Assemini, che è molto bello, per l’allenamento. Un bel gesto per una squadra che si lotta la salvezza. la Fiorentina sta lottando per l’Europa League, poi c’è l’obbiettivo della Conference, di questi periodi sono fondamentali l’attenzione nei 95 minuti.”
“La Fiorentina ha questi momenti in cui perde l’attenzione, anche con il Celje. Però se andiamo a vedere ha un calendario che gli può permettere di rimanere attaccato. Poi c’è anche la Conference, questa è la Fiorentina più forte dell’era di Commisso.”