A volte ritornano. Per la verità, quando si tratta del lavoro di Daniele Pradè, verrebbe da dire «molto spesso». Perché se c’è un aspetto che in svariate circostanze ha contraddistinto l’operato del direttore sportivo della Fiorentina è quello di tornare – a distanza anche di più sessioni – su obiettivi di mercato seguiti a lungo e per un motivo o l’altro mai centrati. I cosiddetti «pallini» ai quali il dirigente viola è solito affezionarsi molto al punto da fare poi di tutto pur di vederli, presto oppure tardi, vestire la maglia del club per il quale lavora. E di esempi nel passato più o meno recente ce ne sono tanti. Se si eccettua i cavalli di ritorno dal 2019 ad oggi (Borja Valero, Badelj, Nastasic e Rosati più gli «extra-viola» Torreira e Mandragora), solo negli ultimi sei mesi il dirigente è riuscito a portare a Firenze prima il ’Gallo’ Belotti (atteso fin da quando si stava per svincolare dal Torino) e poi addirittura un uomo-mercato come Roberto Goretti, figura che era già stata cercata prima che in viola approdasse Nicolas Burdisso. Adesso, con un’altra campagna acquisti da portare avanti, Daniele Pradè è pronto a tornare alla carica. E la sensazione è che oltre a monitorare profili mai fin qui accostati alla Fiorentina, molte delle idee che il ds vaglierà saranno legate a giocatori già corteggiati e poi sfumati. Per il ruolo di prima punta, tanto per cominciare, non è causale il fatto che l’area tecnica abbia già riallacciato i contatti con Mateo Retegui, Lorenzo Lucca e Nicolò Zaniolo (veri e propri must nella scorsa stagione) ma occhio anche a quello che potrebbe accadere sul fronte Boulaye Dia, dato in uscita dalla Salernitana dopo un lunghissimo periodo trascorso da separato in casa. Che dire poi del centrocampo viola, reparto che la Fiorentina sarà chiamata quest’anno ricostruire da zero? Anche in questo caso i nomi che potrebbero tornare d’attualità abbondano: da Fausto Vera (mediano del Corinthians già sondato dodici mesi fa) fino ad Aster Vranckx del Wolfsburg (a un passo dai viola nell’agosto 2023 poi saltato sul più bello e ora impegnato ai campionati europei) passando per un pupillo mai tramontato come Giovani Lo Celso (ora al Tottenham Hotspurs e, al pari del belga, con il contratto in scadenza tra un anno). Occhio infine ai nomi a sorpresa, sia per la porta che per l’attacco: tra i pali sono in rialzo le quotazioni del già sondato Vladimiro Falcone (estremo difensore del Lecce) mentre sugli esterni due occasioni – già cercate – a costo ridotto potrebbero essere rappresentate da Emil Holm (tornato allo Spezia dopo il mancato riscatto da parte dell’Atalanta e ideale per il 3-4-2-1 su cui lavorerà Palladino) e l’ungherese Roland Sallai del Friburgo, a sua volta in scadenza nel 2025. Del resto lo insegna un altro romano doc come Antonello Venditti che certi amori fanno giri immensi e poi (molto spesso) ritornano. Lo scrive La Nazione
L’agente di Fabio Silva: “Fabio piace molto a Palladino, dovremo vedere come si evolve il mercato”
1 commento su “La Nazione: “Occhia a Dia della Salernitana per l’attacco, Pradè torna sempre sui vecchi pallini””