Il tempo di riprendersi dal viaggio e di gustarsi la Fiorentina dal vivo a oltre un mese dall’ultima volta. Poi l’agenda degli impegni di Rocco Commisso si farà decisamente fitta. Del resto le questioni da risolvere (o almeno da chiarire) in vista della prossima stagione non sono poche e questo sia sul piano sportivo – dove oltre a chiarire la posizione di Italiano servirà poi individuare una figura nell’area tecnica che reciti il ruolo di braccio destro di Pradè – sia sia su quello infrastrutturale, dove le questioni legate al restyling del Franchi e alla costruzione del parcheggio alle spalle del Viola Park restano tuttora aperte. La domanda, in ogni caso, a Firenze serpeggia già. Prenderà mai la parola pubblicamente il presidente? E se sì, quando lo farà? Fare previsioni ad oggi rischia di essere un esercizio azzardato, un po’ come provare a capire quanto a lungo Commisso rimarrà in Italia per occuparsi della Fiorentina.
Il profilo basso tenuto dal club dopo la morte di Barone induce a credere che se mai verrà rotto il silenzio comunicativo – inteso come come contatti diretti con la stampa e il mondo del tifo – l’unico che potrà farlo, se lo riterrà opportuno, sarà mister Mediacom che per adesso sembra avere come obiettivo prioritario quello di mettere nero su bianco il nome dell’allenatore della prossima stagione. In tal senso non è da escludere che il patron – prima di vidimare la candidatura di Alberto Aquilani, quella cioè che resta in pole – si possa adoperare per convincere Italiano a restare a Firenze, prolungando di un ulteriore anno l’attuale contratto. Un’ipotesi, questa, che però sembra ad oggi remota. Lo scrive La Nazione
LE PAROLE DI ITALIANO IN CONFERENZA STAMPA