Arthur, due milioni di prestito oneroso più due di bonus, venti per il riscatto, sei di ingaggio: calciatore di prima fascia come altro non può essere definito un Nazionale (ex) del Brasile che ha vestito le maglie di Gremio, Barcellona, Juventus e Liverpool, operazione economicamente onerosa. E quella così composta ha portato Arthur la scorsa estate a Firenze, con la prima parte soltanto a carico della Fiorentina, mentre l’ultima è tuttora sostenuta dalla società proprietaria del cartellino, e cioè la Juventus, che si è accollata l’intero stipendio per l’annata in corso eccezion fatta per una quota “simbolica” (60mila euro) garantita dalla Fiorentina stessa. Ma è quello che c’è nel mezzo che conta di più: i venti milioni per esercitare il diritto di riscatto. Troppi per strategie e casse viola, quindi Arthur tornerà in bianconero a fine stagione, però è già nota la scelta del club di non confermarlo per la prossima. E allora a giugno si apriranno altri scenari, compreso il possibile rinnovo del prestito sulla direttrice Torino-Firenze a condizioni ovviamente tutte da ridiscutere. Lo scrive il Corriere dello Sport.
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