Il giornalista de La Nazione, Benedetto Ferrara, nella sua rubrica Rock & Gol parla dei problemi emersi in casa viola, facendo alcune considerazioni in vista del derby dell’Arno che si giocherà domani. Ecco un estratto:
“Tutte cose viste e riviste, anche se il passaggio dai sogni Champions al rischio mediocrità è stato più veloce di Bolt: un lampo nel buio, un po’ come un gol di Nzola, ragazzone che nel frigo c’entra a malapena. E, comunque Nzola (Ndova) non sorprende come un Nico che non sembra Nico. L’infortunio è costato molto caro. Ma se Nico sparisce dal gioco chi è capace di far paura agli avversari? Mettici anche Arthur a mezzo servizio e la crisi esistenzial-contrattuale di Bonaventura e tutto il resto diventa noia. Tra l’altro il procuratore di Jack non è che abbia dato una grande mano al suo assistito dicendo che alla Fiorentina sono permalosi. Sono frasi segnate sul libro nero e ci sta che la prossima volta lo lascino fuori dal Viola Park. Che poi è come dire che non ci sono più le mezze stagioni, che Venezia è bella ma non ci vivrei, che Batistuta era più forte del Tanque Silva”. Ferrara conclude: “Bella scoperta. Eppure dobbiamo scappare da questa nebbia che ha cancellato sorrisi e certezze. Quindi dimentichiamoci un mercato a costo zero, la delusione manifesta del tecnico e Gudmonsson, ora trattabile (forse) al fantacalcio. Adesso è il momento giusto per capire se la roba in frigo sta andando a male oppure se oltre alla permalosità di qualcuno, c’è chi tira fuori quella medicina formidabile chiamata orgoglio”.
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