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Nardella: “Gli ultras non devono fare politica, la Fiorentina è di tutti. Il Padovani si farà a fine mese i progetti”

Rassegna Stampa

Nardella: “Gli ultras non devono fare politica, la Fiorentina è di tutti. Il Padovani si farà a fine mese i progetti”

Redazione

19 Gennaio · 09:43

Aggiornamento: 19 Gennaio 2024 · 09:43

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Dario Nardella, sindaco di Firenze, è così intervenuto al Corriere Fiorentino: “Cosa dice il Governo sul Franchi? Io ho scritto, con rispetto, a tutti i ministri su questo e a oggi non ho avuto alcuna risposta. Sto solo interloquendo con il ministro dello sport Abodi. E il Padovani? Si farà? Certo, è lo stadio del rugby e si va avanti. A fine mese arriveranno le proposte progettuali delle ditte che stanno partecipando al “dialogo competitivo”, un numero congruo di imprese, a marzo individueremo la ditta cui affidare i lavori. E sul Franchi siamo a un miglio dal traguardo. Abbiamo fatto almeno quattro miracoli per essere arrivati ad aggiudicare i lavori entro il 2023; la gara di progettazione internazionale, la conferenza dei servizi senza pareri negativi, la prima gara per i lavori, la seconda, ci sono sati 45 passaggi amministrativi per la partenza dei lavori. Come ho detto a Corriere Tv c’è una pezzo di politica che tifa per il fallimento del progetto ed è contro la città e contro Campo di Marte.

Ma non ci facciamo certo intimidire e andiamo avanti. Chi o cosa c’è dietro gli striscioni del Franchi? Non so cosa c’è dietro e non lo voglio sapere. Spero che dietro quegli striscioni non ci siano finalità politiche: sarebbe la prima volta nella storia di Firenze che pezzi di ultras entrano nella campagna elettorale. Se gli ultras entrano in politica fanno il danno più grave, clamoroso, storico, mai visto a tutta la tifoseria e al valore della Fiorentina, ma credo che non cadranno in questo errore. La Fiorentina è di tutti e non può essere utilizzata da nessuno per fini elettorali. Alla società viola abbiamo già risposto”. 

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3 commenti su “Nardella: “Gli ultras non devono fare politica, la Fiorentina è di tutti. Il Padovani si farà a fine mese i progetti””

  1. Grande Dario, alla faccia di quelli che ti hanno contestato e lo stanno facendo( sguiglianzati da persone poco attendibili) io ti sostengo nn solo, perché ti ho anche votato… ma perché apprezzo il lavoro fatto e lo dico con grande obiettività…. nn ti arrendere e fai vedere ha questi fascisti… come si lavora, nn chiacchiere da bar!

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  2. LEONARDO PETRI

    Firenze, aggressione ad un cronista sportivo
    giovedì 17 marzo 2011 ore 13:42 | Cronaca

    La rapina è avvenuta nella notte, tre individui hanno fatto irruzione nell’abitazione del single lasciandolo nudo in bagno dopo averlo picchiato ed oltraggiato

    Si occupa prevalentemente di sport, il cronista che è stato rapinato la notte scorsa nella sua abitazione.
    Due uomini e una donna, lo hanno portato nel bagno, spogliato e poi oltraggiato facendogli pipì addosso. La rapina è avvenuta alle prime luci dell’alba, ma il giornalista è stato in grado di chiedere aiuto solo verso le 6.45.
    Secondo una prima ricostruzione, ma il cronista è sotto choc e non ha potuto fornire elementi sufficientemente utili, i rapinatori a volto coperto non avevano un accento particolare.
    Dopo aver suonato il campanello ed essere entrati in casa, hanno picchiato il giornalista, hanno rovistato nell’appartamento portando via due televisori ed effetti personali.
    Sulla vicenda sono già in corso le indagini di squadra mobile e digos.

    Protagonista un giovane cronista sportivo fiorentino: un anno fa, nella sua casa, gli avevano fatto la pipì addosso
    Giornalista “vizioso” ricattato da tre prostitute
    Scritto da: Redazione in Notizie
    FIRENZE – Giovane giornalista sportivo “vizioso” carica tre prostitute sulla propria autovettura ma, dopo una notte di sesso, si ritrova derubato e ricattato. E’ accaduto, l’altra sera, verso le ore 23.30, a Firenze e il giornalista si è visto costretto a rivolgersi ai carabinieri per concordare la strategia che ha portato all’arresto delle tre prostitute con l’accusa di rapina ed estorsione.
    L’uomo aveva abbordato le tre prostitute – due rumene di 21 anni e un’albanese di 27 – che, a conclusione della serata, si erano impossessate del suo borsello contenente la patente di guida, la carta d’identità, un blocchetto di assegni e la tessera dell’Ordine dei giornalisti della Toscana. Per la restituzione, le tre “lucciole” hanno, quindi, chiesto al giornalista una cospicua somma di denaro.
    La mattina successiva, il giornalista si è rivolto ai carabinieri che, d’accordo con lui, hanno organizzato lo scambio soldi-borsello, dando appuntamento alle prostitute ieri sera, alle ore 21.50, in viale Guidoni.
    All’appuntamento, naturalmente, il giornalista si è presentato con i carabinieri, che hanno arrestato le tre prostitute. Ai militari dell’Arma, comunque, le tre giovani hanno detto di aver preso “solo in pegno” il borsello del giornalista accusandolo di non aver “pagato il conto”.
    L’episodio offre una nuova chiave di lettura rispetto all’episodio riferito da “Giornalisti Calabria” il 17 marzo 2011, che aveva visto il giornalista protagonista di una rapina all’interno della sua abitazione: i banditi, due uomini e una donna, nell’occasione lo avevano portato nel bagno, spogliato nudo e oltraggiato facendogli la pipì addosso.
    In quel caso, il giovane fiorentino aveva spiegato ai carabinieri che la rapina era avvenuta intorno alle 4, ma lo stesso era stato in grado di chiedere aiuto solo verso le 6.45. I rapinatori – aveva raccontato il giornalista – avevano i volti coperti e non avrebbero pronunciato parole. Aveva anche aggiunto di aver aperto la porta di casa dopo aver sentito suonare, quindi di essere stato picchiato e rapinato, prima di subire l’ulteriore oltraggio (la pipì addosso).
    Il giornalista aveva, quindi, denunciato il furto di due televisori, il telefono cellulare ed alcuni gioielli.
 A quel punto, il giornalista, in cambio della restituzione delle chiavi dell’auto, aveva proposto lo scambio documenti-denaro per il giorno seguente, quello appunto al quale si è presentato con i carabinieri.
    Le due versioni contrastanti – le prostitute hanno, addirittura, dichiarato agli investigatori che il giornalista avrebbe preteso di farle assistere a prestazioni sessuali a pagamento consumate con altre persone – hanno spinto gli investigatori ad approfondire i contorni di una vicenda che, al di là dei risvolti penali, può trovare spazio solo nelle cronache di ordinario squallore. Cronache tutt’altro che compatibili con i principi etici e deontologici che dovrebbero caratterizzare un iscritto all’Ordine dei giornalisti.

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