Cyril Ngonge, la prima offerta che ieri la Fiorentina ha formulato al club di Setti per assicurarsi il belga è stata rispedita al mittente. Ma accompagnato al “no, grazie”, che è servito comunque a certificare l’ottimo rapporto tra le due società (solo negli ultimi anni hanno fatto il passaggio da Verona a Firenze prima Amrabat e poi Barak, per circa 30 milioni di investimento), c’era anche insita la richiesta di riprovare a formulare la richiesta con una somma più alta. Almeno di tre-quattro milioni di euro, visto che l’iniziale proposta che la squadra mercato viola ha messo sul piatto si aggirava attorno agli 8 milioni: troppo pochi a giudizio dei gialloblù, che tuttavia – costretti a vendere dopo Hien e Terracciano almeno un altro paio di pezzi per risanare i propri conti – aspetteranno ancora con fiducia il rilancio dei toscani.
La sensazione è che alla luce della disponibilità del club scaligero, della volontà del giocatore di cambiare aria e della necessità impellente di Italiano di disporre di nuove frecce in vista della Supercoppa, l’affare per Ngonge possa chiudersi in tempi brevi. Magari già entro questa settimana e prima della sfida di campionato di domenica prossima con l’Udinese. Con una seconda offerta in doppia cifra (almeno 11 milioni) più l’inserimento di una contropartita tecnica adeguata – il nome resta sempre quello di Pierozzi, cercato anche dalla Cremonese – il sì potrebbe essere dietro l’angolo. Lo scrive il Corriere dello Sport.