
Repubblica oggi in edicola parla del confronto tra Gasperini ed Italiano. L’eterna sfida tra due allenatori così differenti per stili, dialettica, percorsi. Eppure così simili per identità, concezione di un calcio offensivo e avvolgente, ambizioni. Vincenzo Italiano da una parte, Gian Piero Gasperini dall’altra. Con loro Fiorentina e Atalanta, in lotta per un piazzamento d’onore alle spalle di chi ambisce per le primissime posizioni. Nelle ultime stagioni la sfida tra viola e bergamaschi è tornata ad accendersi. Tra insinuazioni, come quella di Gasperini nei confronti di Federico Chiesa e il suo stile di gioco, oppure con l’ironia tutta fiorentina che sfociò nella maglia consegnata al tecnico avversario.
“Gasperini uno di noi”. Un sorriso e tutto passa. Oppure no? Perché gli scontri dialettici tra Gasp e la Fiorentina sono noti. L’ultimo nell’aprile scorso, quando l’arbitro Guida assegnò un rigore ai viola dopo lunga revisione al Var. Rete di Cabral, pari e furia del tecnico dei bergamaschi. Così anche stavolta il Franchi si appresta a vivere una sfida che nel tempo è diventata cruciale per la classifica. La sosta riconsegnerà alcuni giocatori che avranno soltanto poco tempo per preparare la sfida con l’Atalanta, come Gonzalez e Beltran. Giocherà chi sta bene fisicamente ementalmente. Nessun altro pensiero per Italiano. Si ripartirà dal 4- 2- 3- 1 e dall’identità forte che la Fiorentina ha acquisito negli ultimi anni. Possesso palla, rapidità, utilizzo ragionato delle catene, grande densità nella metà campo altrui e linea difensiva molto alta per pressare la ripartenza dal basso degli avversari.
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