
Sono i giorni dei bilanci e dei buoni propositi. Quel che è stato nella stagione appena conclusa si mischia con quel che si sogna possa essere dai primi di luglio in avanti, quando la Fiorentina ripartirà dal nuovissimo Viola Park. Se da un lato c’è chi paventa una mezza rivoluzione, un comune denominatore c’è e si chiama Jack Bonaventura. Le pagelle del nostro giornale lo hanno incoronato come il migliore in assoluto. Voti alti per Jack, uno abituato a prendersi responsabilità in campo e fuori. Il punto di ri-partenza è lui. Strano a dirsi per un calciatore che ad agosto compirà 34 anni. Eppure è così.Contratto sistemato da mesi per la prossima stagione. Anzi, se saranno centrati alcuni obiettivi scatterà pure il prolungamento fino al 2025.
Ormai fiorentino d’adozione, la sua famiglia si trova benissimo in città. Fra poco la moglie Federica lo renderà padre per la seconda volta. Dicevamo del campo. Leader tecnico, esempio per i compagni. In pochi in Serie A hanno le sue caratteristiche. Ha giocato 49 partite stagionali: non male per uno che spesso veniva tacciato di poca continuità. Ha giocato tutte quelle importanti, perché Italiano non può fare a meno di lui. Un po’ mezzala, poi trequartista. Primo a difendere senza palla. Spesso decisivo quando conta. E’ l’equilibratore del gioco viola. I 7 gol ed i 6 assist stagionali raccontano tanto, ma non tutto della sua importanza nella Fiorentina. L’impressione è che Barone e Pradè cercheranno diversi giocatori sul mercato, ma difficilmente si andrà a cercare un elemento con quelle caratteristiche. Perché c’è Jack. E Bonaventura all’interno della Fiorentina è sinonimo di garanzia. Oltre che di qualità. Da dodici campionati consecutivi va in gol in serie A. A luglio prenderà in mano un gruppo rinnovato, con l’entusiasmo e la voglia di quando era un ragazzino di belle speranze. Quel ragazzino che oggi è uno dei leader della Fiorentina. Uno di quelli che, pur a 34 anni, non si può proprio fare a meno. Lo scrive La Nazione.